Trump, la sospensione dei visti lavorativi delude le big tech

La decisione ha scatenato un fuoco di fila di reazioni critiche da parte dei leader delle più importanti aziende del settore tecnologico

Trump, la sospensione dei visti lavorativi delude le big tech
2' di lettura

Diversi imprenditori stanno esprimendo critiche contro la decisione del presidente Donald Trump di stoppare l’immigrazione lavorativa negli Stati Uniti.

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Cosa è successo

L’annuncio pubblicato martedì, che sospende l’ingresso degli stranieri che giungono negli Stati Uniti per motivi di lavoro, interessa diverse classi di visti e rimarrà in vigore fino alla fine del 2020.

La mossa ha attirato critiche da parte dei leader delle principali aziende tech.

Elon Musk, amministratore delegato di Tesla Inc (NASDAQ:TSLA), in risposta alla notizia ha dichiarato su Twitter: “Non sono molto d’accordo con questa azione. Nella mia esperienza, questi skillset [degli immigrati] creano veri posti di lavoro. La riforma dei visti ha senso, ma così si va oltre”.

Anche Tim Cook, ad di Apple Inc. (NASDAQ:AAPL), ha espresso la sua delusione in un tweet.

Brad Smith, presidente di Microsoft Corporation (NASDAQ:MSFT), ha twittato: “Ora non è il momento di tagliare fuori la nostra nazione dal talento che c’è nel mondo o di creare incertezza e ansia”.

Sundar Pichai, ad di Alphabet Inc (NASDAQ:GOOGL) (NASDAQ:GOOG), anch’egli un immigrato dall’India, ha dichiarato su Twitter: “L’immigrazione ha contribuito immensamente al successo economico dell’America”. Ha aggiunto: “Sono deluso dall’annuncio di oggi – noi continueremo a stare con gli immigrati e lavoreremo per espandere le opportunità per tutti”.

La Camera di commercio degli Stati Uniti ha etichettato l’annuncio come un segnale di “non benvenuto” per ingegneri, dirigenti, esperti in tecnologia dell’informazione, medici, infermieri e altri lavoratori.

Perché è importante

Le aziende tecnologiche impiegano il maggior numero di lavoratori stranieri negli Stati Uniti utilizzando il modello di visto H-1B.

Amazon Inc (NASDAQ:AMZN) e il suo servizio di cloud computing hanno ottenuto il maggior numero di approvazioni, con 8.000 visti H-1B, la cifra più grande tra le aziende tecnologiche.

Altre società che utilizzano il programma H1-B includono Microsoft, Google, Apple e Facebook Inc (NASDAQ:FB), a cui sono stati rilasciati migliaia di visti.

Il proclama probabilmente avrà un impatto su 167.000 titolari di visti e sulle loro famiglie; ad altre 158.000 persone che hanno ricevuto la green card sarà impedito di entrare negli Stati Uniti fino a quando le restrizioni non saranno revocate, secondo il Wall Street Journal.