Google, il dossier all’FCC indica un nuovo progetto

Alcuni dettagli del deposito fatto dal colosso tech alla Federal Communications Commission puntano verso questa direzione

Google, il dossier all’FCC indica un nuovo progetto
2' di lettura

Google, consociata di Alphabet Inc. (NASDAQ:GOOGL) (NASDAQ:GOOG), ha recentemente presentato alla Commissione federale per le comunicazioni degli Stati Uniti (FCC) una richiesta “per condurre esperimenti radio su e intorno alla banda dei 6 GHz”.

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Resoconto segreto Google non ha offerto molti dettagli in merito a ciò che sta pianificando esattamente, ma ha richiesto che l’autorizzazione sia concessa rapidamente.

In una versione corretta del dossier datato 15 agosto, Google ha affermato di proporre “la conduzione di test di propagazione sperimentale nella banda dei 6 GHz per produrre informazioni tecniche rilevanti per l’utilità di queste frequenze, al fine di fornire connessioni a banda larga affidabili”.

Nella documentazione depositata all’FCC si richiede il permesso di fare i test in 26 città, tra cui Los Angeles (California), Provo (Utah) e Austin (Texas); viene inoltre omesso il tipo di dispositivo che emetterebbe questi segnali e non emergono molti altri particolari.

Perché è importante Il deposito afferma che l’obiettivo del test è quello di “migliorare potenzialmente i modelli di propagazione da incorporare nei sistemi AFC (Automatic Frequency Coordination) per supportare l’uso dello spettro senza licenza nella banda dei 6 GHz”.

Ad aprile la FCC ha votato per concedere una parte di spettro nella banda a 6 GHz per uso senza licenza; questo spettro consentirebbe connessioni più veloci e affidabili.

Cosa potrebbe succedere Il deposito di Google è semplicemente un deposito; non significa che l’azienda sia necessariamente in anticipo sugli altri, ma fornisce un indizio su quale sia la direzione intrapresa.

Google non è il solo gruppo ad entrare in questo nuovo settore o a valutare quali possibilità potrebbero schiudersi.

Ad aprile Google, Microsoft (NASDAQ:MSFT) e Comcast (NASDAQ:CMCSA) hanno pubblicato uno studio che riportava che l’aumento di velocità della banda larga potrebbe apportare 106 miliardi di dollari al PIL degli Stati Uniti entro il 2025.