Tesla presa di mira da hacker russo, conferma di Musk

Il criminale è stato accusato, insieme ad altri, di aver tentato di installare un malware nei computer del gruppo di Palo Alto

Tesla presa di mira da hacker russo, conferma di Musk
3' di lettura

Nel tardo giovedì l’amministratore delegato di Tesla Inc (NASDAQ:TSLA), Elon Musk, ha confermato che la casa automobilistica è stata oggetto di un tentativo di hacking da parte di un cittadino russo e di altri complici.

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Cosa è successo “Questo è stato un grave attacco”, ha detto l’imprenditore miliardario in risposta a un rapporto dei media relativo al tentativo di hacking su Twitter.

Questa settimana i pubblici ministeri del Nevada hanno presentato una denuncia contro Egor Igorevich Kriuchkov, un cittadino russo, che avrebbe cospirato per reclutare un dipendente presso una società anonima, al fine di installare di nascosto un malware sui computer Tesla.

Il tweet di Musk conferma che la società descritta nella causa è, in effetti, Tesla.

Il 16 luglio Kriuchkov ha contattato un dipendente che aveva accesso ai computer dell’azienda tramite l’app di messaggistica WhatsApp, di proprietà di Facebook Inc (NASDAQ:FB), per organizzare una visita alla sua sede in Nevada, secondo quanto affermano i pubblici ministeri.

La denuncia afferma che fra l’1 e il 3 agosto Kriuchkov e un gruppo di dipendenti Tesla sono stati in contatto e sono andati in viaggio al Lago Tahoe, dove il presunto hacker ha rifiutato di farsi fotografare.

In seguito all’escursione, pagata da Kriuchkov, il cittadino russo ha chiesto di fare “affari”.

Quando successivamente il dipendente ha incontrato Kriuchkov in un bar il 3 agosto, gli è stato chiesto di installare un malware sui computer della sua azienda, che avrebbe estratto i dati e li avrebbe consegnati al gruppo russo, secondo quanto sostiene la denuncia.

I due si sono successivamente incontrati in un altro luogo, all’interno di un veicolo, e sono stati osservati dagli agenti dell’FBI poiché il dipendente aveva acconsentito alla sorveglianza. Durante questo incontro, il presunto hacker ha proposto al dipendente un incentivo di 1 milione di dollari in contanti o Bitcoin, aumentando l’importo rispetto ai 500.000 dollari proposti in precedenza durante le loro discussioni al bar.

Il 19 agosto il dipendente, che indossava un dispositivo di ascolto dell’FBI, ha incontrato Kriuchkov, che gli ha offerto un anticipo di 11.000 dollari; il presunto hacker ha poi detto all’operaio della Giga Factory che il progetto è stato ritardato e dunque che anche i relativi pagamenti sarebbero stati effettuati in un secondo momento. L’FBI nel frattempo era entrata in contatto con Kriuchkov, che ha tentato di lasciare gli Stati Uniti ma che alla fine è stato arrestato il 22 agosto a Los Angeles, sempre secondo quanto riportato dai pubblici ministeri.

Perché è importante Secondo la denuncia, il russo e i suoi compagni di cospirazione avevano pianificato di chiedere un riscatto alla società bersaglio in cambio della non divulgazione dei dati ottenuti illegalmente. Musk ha detto che gli sforzi del dipendente nell’aiutare a contrastare il tentativo di hacking sono stati “molto apprezzati”.

Il mese scorso un attacco di spear phishing a Twitter Inc (NYSE:TWTR) avrebbe causato la compromissione di diversi account social di alto profilo sulla piattaforma, incluso quello di Musk e dell’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama.

Movimento dei prezzi Giovedì le azioni Tesla hanno chiuso in rialzo di quasi il 4%, a 2.238,75 dollari, e nell’after-market hanno poi guadagnato un altro 0,37%.

Foto di JD Lasica su Flickr.