Amazon vieta l’import di prodotti vegetali negli USA

La mossa di Amazon è volta a contrastare misteriose spedizioni di semi cinesi

Amazon vieta l’import di prodotti vegetali negli USA
2' di lettura

Amazon.com, Inc (NASDAQ:AMZN) e altri rivenditori, come Wish, stanno imponendo nuove restrizioni sull’importazione di prodotti vegetali negli Stati Uniti al fine di contrastare l’invio di pacchetti con semi misteriosi, molti dei quali provengono dalla Cina, secondo quanto riportato lunedì dal Wall Street Journal.

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Cosa è successo La società guidata da Jeff Bezos ha pubblicato sul proprio portale Seller Central una policy che vieta un elenco di piante, prodotti vegetali e semi importati al di fuori degli Stati Uniti o venduti da un residente non statunitense.

Migliaia di persone negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Canada hanno ricevuto semi via posta che, secondo quanto affermano, non avrebbero mai ordinato. La maggior parte di tali spedizioni proveniva dalla Cina, ha riportato il Journal.

Si dice che le spedizioni di semi siano correlate a una truffa nota come “spazzolatura” (brushing), che gli esperti ritengono sia correlata alla generazione di vendite false per prodotti non correlati.

Tali vendite o ordini falsi sono incoraggiati da venditori senza scrupoli che gonfiano le loro vendite, il che li spinge più in alto nella classifica dei venditori sui siti di e-commerce come Amazon, osserva il Journal.

Perché è importante Il cambiamento nelle politiche di Amazon arriva dopo che diverse agenzie federali e dipartimenti statali dell’agricoltura USA hanno indagato sulle spedizioni di semi misteriosi, come riferito separatamente dal Journal.

I funzionari dell’agricoltura sono preoccupati per le specie invasive, le malattie, le erbe infestanti e i parassiti che tali semi potrebbero introdurre negli Stati Uniti.

Secondo il Journal, il Dipartimento dell’Agricoltura USA ha ricevuto 20.000 segnalazioni da destinatari di semi, raccogliendo 9.000 pacchi e valutandone 2.500.

Secondo quanto riferito, fino ad oggi il Dipartimento non ha riscontrato nulla di significativamente preoccupante.

A marzo, i legislatori della Camera avevano chiesto ad Amazon e ad altre società di e-commerce di intraprendere un’azione più decisa contro i prodotti rubati e contraffatti, al fine di contrastare le minacce poste ai consumatori dalla “criminalità organizzata sui prodotti al dettaglio”.

Movimento dei prezzi Venerdì le azioni Amazon hanno chiuso in ribasso di quasi il 2,2%, a 3.294,62 dollari.