Nvidia, acquisto di Arm al vaglio delle autorità britanniche

Secondo l’amministratore delegato della società acquisita, la vendita ad un’azienda americana è un “disastro” per l’Europa

Nvidia, l’acquisto di Arm passa al vaglio delle autorità britanniche
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L’acquisto da parte di Nvidia Corporation (NASDAQ:NVDA) dell’azienda britannica produttrice di chip Arm Ltd di SoftBank Group Corp (OTC:SFTBY) è finito sui radar del governo del Regno Unito, secondo quanto riportato da Reuters lunedì.

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Cosa è successo Il ministro britannico per il digitale e la cultura, Caroline Dinenage, ha dichiarato ai legislatori che è attualmente sotto esame l’impegno da parte di Nvidia di mantenere il quartier generale e il personale di Arm a Cambridge, nell’Inghilterra orientale.

“Al momento stiamo lavorando molto duramente per comprendere il pieno impatto di questa mossa e quale potenziale impatto potrebbe avere sul futuro, e da lì saremo in grado di considerare quali passi potremmo voler fare”, ha riferito martedì il ministro ai legislatori, secondo Reuters.

Il ministro avrebbe affermato che il governo aveva già discusso con le parti coinvolte e che la decisione di intervenire, dopo un esame delle informazioni pertinenti, sarebbe prerogativa del Segretario di Stato britannico per il digitale, la cultura, i media e lo sport.

Perché è importante All’inizio di questo mese, Nvidia ha dichiarato che avrebbe acquisito Arm dal Vision Fund di SoftBank per 40 miliardi di dollari, uno dei più grandi accordi nella storia del settore dei semiconduttori.

L’amministratore delegato di Arm, Hermann Hauser, ha criticato la vendita a Nvidia e l’ha definita un disastro per Cambridge, il Regno Unito e l’Europa.

“È l’ultima azienda tecnologica europea con rilevanza globale e viene venduta agli americani”, ha detto Hauser.

I chip di Arm sono utilizzati negli smartphone e verranno utilizzati nelle future versioni di computer Mac prodotti da Apple Inc (NASDAQ:AAPL).

Movimento dei prezzi Giovedì le azioni Nvidia hanno chiuso in rialzo di quasi il 2,7%, a 500,69 dollari, e nell’after-market hanno poi guadagnato un altro 0,44%.