Moderna, no approvazione vaccino prima delle elezioni USA

La decisione di non chiedere l'approvazione dell'FDA nelle parole del suo CEO Stéphane Bancel

Moderna, no approvazione vaccino prima delle elezioni USA
2' di lettura

In un’intervista rilasciata al Financial Times pubblicata mercoledì, Stéphane Bancel, amministratore delegato di Moderna Inc (NASDAQ:MRNA), ha affossato le speranze in merito alla possibilità che un vaccino anti COVID-19 prodotto dall’azienda fosse disponibile prima delle elezioni presidenziali USA.

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Cosa è successo Bancel ha dichiarato al FT che la società con sede nel Massachusetts non sarebbe in grado di richiedere all’FDA l’autorizzazione all’uso di emergenza (EUA) per il vaccino prima della fine di novembre.

“Il 25 novembre sarà il momento in cui avremo abbastanza dati di sicurezza da inserire in una richiesta di EUA che invieremo all’FDA – supponendo che i dati di sicurezza siano buoni, [cioè] che si ritiene che il vaccino sia sicuro.

L’amministratore delegato di Moderna ha anche rivelato che la piena approvazione sarà richiesta al più presto a gennaio, e che è improbabile che questa venga concessa prima di marzo.

“Penso che un’approvazione tardiva [nel primo trimestre] o rapida [nel secondo trimestre] sia una tempistica ragionevole, in base a quello che sappiamo del nostro vaccino”, ha affermato Bancel al FT.

Secondo Bancel, Moderna è a metà del suo studio di fase avanzata e, alla data di venerdì, aveva iniettato il vaccino a 15.000 volontari su un totale di 30.000 partecipanti.

Perché è importante Bancel ha spiegato che la rivale Pfizer Inc (NYSE:PFE) ha intrapreso un percorso più rapido a causa dell’intervallo più breve tra i due dosaggi del suo farmaco e del suo progetto di sperimentazione, secondo il FT.

Durante il dibattito presidenziale di martedì, il presidente USA Donald Trump ha indicato di aver interloquito con Pfizer e altre società, tra cui Moderna, riguardo ai progressi del vaccino.

Trump ha suggerito che potrebbe essere possibile far approvare un vaccino anti-Covid prima del 1° novembre.

Il mese scorso i Centers for Disease Control and Prevention hanno chiesto gli stati USA di prepararsi a distribuire due vaccini a gruppi ad alto rischio e operatori sanitari e si pensava che questi vaccini fossero proprio i candidati di Moderna e Pfizer, secondo il New York Times.

Movimento dei prezzi Mercoledì le azioni Moderna hanno chiuso in rialzo di quasi lo 0,3%, a 70,75 dollari; le azioni hanno poi registrato un ulteriore aumento dello 0,35% nella sessione after-hours.