Eli Lilly interrompe i test per la sua terapia anti-Covid

Sarebbero emersi “potenziali problemi di sicurezza” per il trattamento anticorpale prodotto dalla casa farmaceutica di Indianapolis

Eli Lilly, stop ai test per terapia anti-Covid
2' di lettura

Eli Lilly è l’ultima azienda ad aver subito una battuta d’arresto nella corsa per portare i vari trattamenti anti COVID-19 sul mercato.

Ricevi una notifica con le ultime notizie, i nostri articoli e altro ancora!

Cosa è successo: il New York Times riporta che Eli Lilly and Co (NYSE:LLY) ha sospeso la sua sperimentazione clinica di fase 3 per il trattamento anticorpale ACTIV-3.

La pausa arriva poiché esiste un “possibile problema di sicurezza”. Le pause consentono a un comitato indipendente di rivedere i dati e di determinare se il problema di sicurezza provenga o meno dal trattamento.

Eli Lilly sta testando i benefici della sua terapia con anticorpi su centinaia di pazienti ricoverati che hanno contratto il COVID-19. I pazienti ricevono anche il Remdesivir, farmaco antivirale di Gilead Sciences (NASDAQ:GILD).

Lo studio di Eli Lilly è sponsorizzato dal governo e prima della pausa aveva arruolato altri pazienti.

“La sicurezza è della massima importanza per Lilly. Lilly sostiene la decisione del comitato indipendente di monitoraggio dati di garantire con prudenza la sicurezza dei pazienti che partecipano allo studio”, ha detto alla CNBC Molly McCully, portavoce di Eli Lilly.

Link correlato: Cramer non comprerebbe Regeneron solo per trattamento Trump

Perché è importante: le pause non sono un evento raro nelle sperimentazioni di grandi dimensioni; questa pausa segue infatti quella di Johnson & Johnson (NYSE:JNJ), arrivata il giorno prima, per la sua sperimentazione sul vaccino anti COVID-19. Il mese scorso era stato interrotto anche uno studio sul vaccino contro il COVID-19 AstraZeneca (NYSE:AZN).

Il trattamento di Eli Lilly è simile a quello di Regeneron Pharmaceuticals (NASDAQ:REGN), che è stato somministrato al presidente USA Donald Trump.

Sia Eli Lilly che Regeneron hanno richiesto l’autorizzazione di emergenza per i loro prodotti alla Food and Drug Administration (FDA); Eli Lilly ha chiesto l’autorizzazione per utilizzare il suo trattamento anticorpale nei casi lievi per i pazienti non ricoverati. Il Remdesivir ha già ricevuto l’autorizzazione di emergenza dall’FDA.

I trattamenti con anticorpi hanno dimostrato di poter impedire che il coronavirus infetti le cellule.

Movimento dei prezzi: martedì le azioni di Eli Lilly hanno chiuso in calo del 2,8%, a 150,08 dollari; nella stessa giornata, le azioni di Regeneron hanno chiuso in aumento dell’1%, a 607,98 dollari dopo aver toccato i 616 dollari sulle notizie di Eli Lilly.

Le azioni di Johnson & Johnson hanno avuto una flessione del 2%, a 148,36 dollari.