Pfizer sotto la lente delle autorità regolatorie USA

Il Dipartimento di Giustizia statunitense ha posto alla compagnia farmaceutica alcune domande inerenti alle sue operazioni in Cina

Pfizer sotto la lente delle autorità normative USA
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Pfizer Inc (NYSE:PFE) ha rivelato nel suo deposito presso la SEC che l’autorità di regolamentazione del mercato azionario statunitense e il Dipartimento di Giustizia USA hanno informalmente chiesto informazioni alla casa farmaceutica riguardo alle sue operazioni in Cina.

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Cosa è successo: la richiesta iniziale di informazioni è stata presentata a giugno dall’unità FCPA (Foreign Corrupt Practices Act) del Dipartimento di Giustizia USA; due mesi dopo, la divisione FCPA della Securities and Exchange Commission ha contattato l’azienda farmaceutica con una richiesta simile.

L’FCPA è incaricata di indagare sui pagamenti sospetti a funzionari stranieri, che potrebbero equivalere ad un reato di corruzione; l’FCPA della SEC ha il compito di esaminare eventuali profitti sospetti realizzati attraverso le azioni della società.

A marzo, il settore per la protezione dei consumatori del Dipartimento di Giustizia ha chiesto l’accesso a determinati documenti relativi alle operazioni di produzione di Pfizer in India; un mese dopo, l’ufficio del Procuratore per il Tribunale del distretto meridionale di New York ha contattato Pfizer in merito a un’indagine civile riguardante alcune strutture costruite in India.

Perché è importante: in passato Pfizer, insieme alla sua controllata Wyeth LLC, hanno accettato un accordo di patteggiamento da 45 milioni di dollari dopo che le autorità regolatorie hanno accusato la società di corruzione in pratiche commerciali; la SEC, infatti, afferma che Pfizer, attraverso le sue consociate, ha effettuato pagamenti illeciti nei confronti di funzionari stranieri di molti Paesi in Europa ed Eurasia allo scopo di ottenere una posizione di mercato favorevole. Anche la Cina è presente in questo elenco.

Pfizer, tra l’altro, è una delle aziende in prima linea nello sviluppo di un vaccino contro il COVID-19; i report indicano che entro la fine di novembre la società farmaceutica potrebbe richiedere l’approvazione all’uso di emergenza per il suo candidato vaccino negli Stati Uniti.

A luglio, il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti aveva fornito a Pfizer misure di sostegno per 1,95 miliardi di dollari al fine di produrre e distribuire 100 milioni di dosi di vaccino negli USA.

Movimento dei prezzi: giovedì le azioni PFE hanno perso l’1,52%, a 36,39 dollari.

Immagine cortesemente concessa da Wikimedia