Nio, accordo per costruire 100 stazioni di ricarica

L’intesa raggiunta riguarderà il mercato cinese; le stazioni consentiranno anche di effettuare il cambio della batteria

Nio, accordo per costruire 100 stazioni di ricarica
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Nio Inc – ADR (NYSE:NIO), che ha recentemente presentato la sua terza offerta azionaria dell’anno, sta rafforzando la sua infrastruttura relativa alle batterie in Cina.

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Cosa è successo: Nio ha firmato un accordo quadro di cooperazione con State Grid Electric Vehicle Service Co, consociata interamente controllata dall’azienda elettrica statale cinese State Grid, per costruire congiuntamente 100 stazioni di ricarica e di scambio batterie a livello nazionale nel 2021.

L’intesa mira a rendere completamente connesse le strutture di ricarica e di sostituzione delle batterie, al fine di migliorare l’esperienza di fornitura di energia per gli utenti e anche per ridurre i costi totali di gestione dei veicoli elettrici.

Le due entità, inoltre, stanno lavorando allo sviluppo congiunto di tecnologie ‘da veicolo a rete’ (V2G), che facilitano la ricarica delle auto elettriche durante le ore di bassa domanda.

Probabilmente l’iniziativa ridurrà la quantità di carico massima e distribuirà i carichi nelle ore non di punta, nel tentativo di migliorare l’efficienza della rete elettrica cinese.

Perché è importante: dopo l’aumento delle vendite auto, avvenuto a seguito di una flessione causata dal COVID-19, Nio sta attuando la sua strategia di miglioramento dell’esperienza e del servizio utente.

L’impegno a costruire infrastrutture legate alle batterie rappresenta un passo avanti in questa direzione; si prevede che tali sviluppi porteranno anche ad una maggiore adozione dei veicoli elettrici nel mercato cinese.

Al fine di ridurre i costi di gestione delle auto elettriche per i potenziali acquirenti, alla fine di agosto Nio ha lanciato l’innovativo programma di leasing della batteria come servizio.

Movimento dei prezzi di NIO: lunedì, all’ultimo controllo, NIO era in ribasso del 3,14%, a 40,66 dollari, con le azioni che hanno reagito rispetto alla valutazione a sconto fissata dall’azienda per la sua offerta secondaria da 68 milioni di azioni.

Foto di cortesia.