Il nuovo appeal delle obbligazioni cinesi

1' di lettura

172918

Ricevi una notifica con le ultime notizie, i nostri articoli e altro ancora!

Donald Amstad (Aberdeen Standard Investments) spiega perché l’apertura dei mercati dei capitali cinesi agli investimenti esteri apre interessanti opportunità nell’ambito delle obbligazioni onshore

La Cina ha aperto con estrema gradualità i mercati dei capitali agli investimenti esteri per i timori che la finanza potesse in qualche modo influenzare gli equilibri politici interni. Negli ultimi anni, invece, Pechino ha optato per una maggiore apertura per accelerare lo sviluppo economico. Questo ha permesso a molti investitori di conoscere le cosiddette A-shares, cioè i titoli delle società quotate a Shanghai e a Shenzhen, mentre un po’ nell’ombra sono rimaste le obbligazioni onshore del Paese.

UN MERCATO OBBLIGAZIONARIO DA 12MILA MILIARDI DI DOLLARI

“Si tratta di un mercato obbligazionario che, alla fine dello scorso anno, valeva qualcosa come 12mila miliardi di dollari USA, il secondo più grande al mondo, e può rappresentare un’opportunità per alcuni investitori obbligazionari” fa sapere Donald Amstad, Head of Investment Specialist, Asia Pacific, Aberdeen Standard Investments. Per effetto delle difficoltà di accesso in precedenza a questo mercato, la presenza di investitori esteri è piuttosto limitata: rappresentano soltanto l’8% del mercato dei Chinese government bonds (CGB), contro circa il 50% dei mercati dei titoli di Stato tedeschi e australiani…

Continua la lettura

Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.