L’impatto del Covid-19 sui Paesi emergenti

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Gli esperti di Pictet Asset Management si concentrano sul Brasile, che dovrà mantenere il tetto massimo di spesa fiscale, attuare tagli alla spesa e promuovere un programma di riforme più ambizioso

L’attuale recessione economica scaturita dalla pandemia ha fatto registrare un’impennata dei rapporti debito/PIL anche nei paesi emergenti, alcuni dei quali erano alle prese con problemi fiscali e incertezze legate alla crescita già prima del Covid-19. In particolare Brasile, Ucraina, Egitto e Sudafrica, i cui rapporti debito pubblico-PIL risultavano già piuttosto elevati, hanno avuto uno spazio fiscale limitato per affrontare la crisi sanitaria.

IL MODELLO PROPRIETARIO DI PICTET ASSET MANAGEMENT

“Il nostro modello proprietario per il “Punteggio di sostenibilità del debito” utilizza una serie di dati verificati con l’obiettivo di individuare una potenziale deviazione negativa dell’indebitamento pubblico prima che diventi irreversibile”, fa sapere Sabrina Khanniche, Senior Economist di Pictet Asset Management. I cambiamenti di breve periodo in base ai dati trimestrali sono invece riassunti nel “Punteggio del debito a breve termine”. La combinazione delle ultime rilevazioni di entrambi i modelli mostra Taiwan e l’Europa orientale come le regioni più “virtuose”, in termini di sostenibilità del debito: il Cile e la Turchia presentano invece margini in miglioramento, mentre Malesia, Romania, Cina e, soprattutto, le Filippine, evidenziano deterioramenti a breve termine con possibili conseguenze a lungo termine. Tra i paesi emergenti meno virtuosi in assoluto, infine, il Sudafrica, l’Egitto e ,soprattutto, il Brasile…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.