Londra non è più la capitale del trading

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Volker Schmidt, Senior Portfolio Manager di Ethenea, indica i principali problemi che stanno emergendo dopo la Brexit: ecco le società di trading che hanno lasciato (o stanno per lasciare) la city

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Dopo mesi di negoziati, lo scorso 24 dicembre Unione Europea e Regno Unito hanno raggiunto un accordo commerciale di libero scambio e dal 1 gennaio la Brexit è diventata realtà. Dopo così poco tempo, sembra già essersi manifestata una realtà che in tanti temevano: Londra non è più la capitale del trading.

AQUIS EXCHANGE E CBOE GLOBAL MARKETS

Aquis Exchange, la seconda piattaforma di trading per le azioni europee nel Regno Unito, ha dichiarato che all’inizio di gennaio il 99,6% delle negoziazioni è stato effettuato attraverso la gemella di Parigi. Stesso discorso per Cboe Global Markets, che ha visto il 90% delle operazioni azionarie dell’UE eseguito ad Amsterdam, quando nel 2020 quasi l’intero volume del trading era stato gestito da Londra…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.