Effetto Draghi su spread e BTP, circolo virtuoso da non mancare

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Andrea Delitala, Head of Euro Multi Asset di Pictet Asset Management, stima un possibile allineamento a livelli spagnoli e in prospettiva la possibilità di un risparmio sul costo del debito italiano quantificabile in 1,5 miliardi l’anno

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La formazione di un governo guidato dall’ex presidente della BCE Mario Draghi vale un restringimento dello spread di 20/25 punti base. L’effetto annuncio e i progressi di ieri del presidente incaricato hanno già provocato una compressione di 15 punti base fra mercoledì e giovedì e un’ulteriore aggiunta di 20 punti base sarebbe possibile una volta presentati e approvati dalla Commissione Europea i progetti per l’utilizzo del Recovery Fund e  credibili riforme strutturali su Pubblica Amministrazione, pensioni e giustizia, portando il differenziale tra rendimento dei BTP e Bund dai 100 punti base attuali a 70 punti , non lontano da quello fra il Bund e Bonos spagnoli.

RISPARMIO DI 1,5 MLD SUGLI INTERESSI

Lo afferma in un commento dopo la caduta dello spread ai minimi dal 2015 Andrea Delitala, Head of Euro Multi Asset di Pictet Asset Management, sottolineando che la contrazione dello spread si aggiunge ai risparmi sugli interessi già maturati in tutta la fase di discesa dei rendimenti a livello globale, che consente all’Italia di emettere oggi debito a tassi mediamente vicini allo 0% e ben al di sotto del costo medio del debito pregresso pari a circa il 2,5%. L’esperto di Pictet Asset Management aggiunge un ulteriore restringimento dello spread di circa 50 punti base, un ulteriore risparmio quantificabile in circa 1,5 miliardi di euro…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.