Cancellare il debito sovrano? Ecco perché non deve essere un tabù

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Mark Dowding, Chief Investment Officer di BlueBay Asset Management, spiega che i titoli di Stato potrebbero restare in modo permanente nelle casseforti delle banche centrali e della Bce in particolare

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L’Unione Europea deve rendersi conto che le politiche monetarie adottate finora per contrastare la crisi indotta dalla pandemia sono ancora troppo restrittive, ed è per questo che è rimasta bloccata, con tassi di interesse negativi e inflazione sotto il target. Per risolvere il problema occorrono più acquisti di asset e una politica fiscale ancora più espansiva, altrimenti si rischia di compromettere la capacità dell’economia europea di continuare a crescere. In altre parole, l’austerity è l’ultima cosa di cui c’è bisogno in questo momento, mentre la cancellazione del debito non deve essere un tabù.

NESSUNO DOVREBBE PAGARE IL CONTO DELLA PANDEMIA

Lo sostiene Mark Dowding, Chief Investment Officer di BlueBay Asset Management, che parte dal forte incremento del debito pubblico causato dalla risposta alla pandemia di Covid-19 e si chiede chi, in ultima analisi, dovrà pagare il conto, e anche cosa avverrà quando l’emergenza sarà passata. A differenza dell’uscita dalla grande recessione del 2008-09, Dowding si dice convinto che questa volta nessuno debba ‘pagare il conto’ e che misure di austerity, come tasse e riduzione della spesa pubblica, non siano realmente necessarie…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.