L’inflazione non preoccupa la Fed e Wall Street approva con nuovi rialzi

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La banca centrale Usa migliora le previsioni sull’economia, facendo salire ancora I rendimenti dei Treasury, ma non si preoccupa per l’inflazione e mantiene l’impegno a tenere i tassi bassi

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La Federal Reserve migliora ulteriormente le stime di crescita dell’economia USA, facendo salire ulteriormente il rendimento dei Treasury a 10 anni a oltre 1,65%, ma non segnala in alcun modo di essere preoccupata da un ritorno dell’inflazione confortando così Wall Street, che ha reagito positivamente spingendo a un certo punto della seduta il Dow Jones a un nuovo record oltre i 33.000 punti, poi confermato in chiusura, mentre l’indice della volatilità noto anche come VIX va a toccare nuovi minimi dell’era pandemica poco sopra i 19 punti, il livello più basso da un anno.

LA CRESCITA PIÙ FORTE NON MODIFICA LA POLITICA

La Fed ha lasciato invariata la politica monetaria pur avendo migliorato le proprie previsioni su occupazione e inflazione nei prossimi anni, stimando una disoccupazione in calo al 4,5% per fine anno con un’inflazione al 2,4%. Solo tre mesi fa la Banca Centrale vedeva la disoccupazione al 5% mentre la crescita in termini di PIL era stimata al 4,2%, mentre ora è proiettata dalla stessa Fed al 6,5%. Un’economia che corre più forte non induce tuttavia la Fed a cambiare la politica dei tassi, destinati a restare intorno allo zero almeno fino al 2023…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.