I dati economici conteranno più delle parole della Fed

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Mark Dowding, CIO di BlueBay, è dubbioso sull’atteggiamento attendista di Powell e prevede che la banca centrale americana sarà costretta ad alzare i tassi alla fine del 2022, a dispetto di quanto dichiarato durante l’ultimo meeting

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Nell’ultimo meeting della Fed il presidente Jerome Powell ha annunciato la decisione di lasciare invariati i tassi d’interesse su livelli vicini allo zero fino alla fine del 2023, nonostante le previsioni di una robusta crescita e di significativo aumento dell’inflazione. La banca centrale americana probabilmente cambierà la propria politica solo dopo che i dati economici indicheranno il ritorno alla piena occupazione e un’inflazione a target o addirittura superiore. Saranno quindi i numeri a contare, a prescindere da quello che la Fed dichiarerà nei prossimi mesi.

FED O DATI?

È meglio quindi dare retta alla Fed o guardare i dati economici? È la domanda che si è posto Mark Dowding, CIO di BlueBay, dubbioso sull’atteggiamento attendista della banca centrale americana. La società di gestione del credito si aspetta per il 2021 una crescita del 7% del Pil degli Stati Uniti, di poco superiore a quella prevista dall’istituto diretto da Powell, e ulteriori miglioramenti dal punto di vista dell’occupazione

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.