In Giappone la lentezza della campagna vaccinale potrebbe ritardare la ripresa economica

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Pyia Sachdeva, economista di Schroders, ha analizzato la situazione nel Sol Levante, dove è stato vaccinato solo l’1,3% della popolazione

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Dopo una gestione esemplare della pandemia, il Giappone è ora alle prese con i problemi legati alla campagna di vaccinazione di massa, che procede a rilento. Solo l’1,3% della popolazione ha ricevuto le somministrazioni, percentuale estremamente più bassa rispetto a quelle di Regno Unito (48%), Stati Uniti (38%) e Unione Europea (18%). Al momento, in Giappone viene vaccinato lo 0,05% dei cittadini al giorno; di questo passo, il Paese non riuscirà a raggiungere l’immunità di gregge entro la fine del 2021.

SOLO PFIZER HA RICEVUTO L’APPROVAZIONE

Pyia Sachdeva, economista di Schroders, ha analizzato la situazione del Giappone e le implicazioni che una campagna vaccinale lenta potrebbe avere per il Paese e per gli investitori. Lo Stato del Sol Levante ha un numero sufficiente di dosi per coprire tutta la popolazione e altre in arrivo da diverse aziende, tra cui AstraZeneca, Moderna e Pfizer. Quest’ultima è l’unica però che al momento ha ricevuto l’approvazione da parte delle autorità giapponesi. Tokyo detiene 11 milioni di dosi e 100 milioni sono attese entro giugno. Ma qualsiasi ritardo nelle consegne potrebbe rappresentare un problema, a meno che non venga dato il via libera anche alle altre aziende…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.