Etica Sgr: l’Italia non investe in acqua potabile e ne spreca troppa

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Il nostro Paese è agli ultimi posti in Europa per investimenti nel settore idrico. L’oro blu si compra in bottiglia, inquinando, perché ci si fida poco di quello che esce dal rubinetto. E non si fa attenzione allo spreco

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L’acqua potabile è tra i beni più preziosi al mondo, non solo perché ci consente di vivere, ma perché sempre più aree della Terra ne sono carenti. Eppure continuiamo a sprecarla, a investire poco in infrastrutture idriche e a comprare bottiglie rigorosamente di plastica. Lo ripetono ogni anno l’Istat e le rilevazioni condotte da vari istituti, come l’Osservatorio Valore Acqua per l’Italia di The European House – Ambrosetti che, nel “Libro bianco 2021”, indaga il legame tra acqua, economia e sviluppo sostenibile.

ACQUA, BENE VITALE SU CUI SI INVESTE POCO

Ecco perché l’impegno delle aziende come Etica Sgr è quello di promuovere un consumo consapevole delle risorse naturali e di dare la priorità a strategie d’investimento responsabili e sostenibili. Partendo proprio dal fatto che l’economia dell’acqua, in Italia, vale 310 miliardi di euro, il 17,5% del Pil del Paese. E nonostante sia un bene dal valore inestimabile, non rappresenta affatto un settore di punta per gli investitori: secondo l’Osservatorio Valore Acqua per l’Italia, con circa 40 euro per abitante all’anno, il nostro Paese è agli ultimi posti in Europa per investimenti nel settore idrico (la media europea è di 100 euro a testa)…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.