I pagamenti da non fare mai in contanti: ecco perché

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Per alcune spese è bene preferire strumenti di pagamento elettronici come carte di credito e bonifico. Dall’anno prossimo si avrà diritto alle detrazioni nel 730 per le spese mediche, solo se pagate con strumenti tracciabili

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Per poter usufruire delle detrazioni fiscali nella prossima dichiarazione dei redditi, i pagamenti per alcune spese devono essere effettuati con strumenti tracciabili. E la tendenza all’uso di pagamenti elettronici è in costante aumento. Una spinta verso l’alto che è iniziata con il lockdown dello scorso anno, quando gli acquisti sul web hanno fatto registrare un vero e proprio boom. Ma che è poi proseguita con il programma di Cashback di Stato, avviato con il governo Conte e confermato, almeno per ora, da quello Draghi. Ecco, quindi, perché è meglio dimenticarsi dei contanti per effettuare questi pagamenti.

DETRAZIONI E PAGAMENTI TRACCIABILI

Il limite per l’utilizzo dei contanti per i pagamenti, oggi, è fissato a 2mila euro. La soglia è destinata a calare a mille euro, da gennaio 2022. In alcune situazioni, però, è meglio non pagare in contanti, anche se l’importo resta al di sotto del limite consentito. Nello specifico, ci sono alcuni pagamenti – come quelli per le spese mediche – che è bene pagare con strumenti di pagamento tracciabili. Il rischio, diversamente, è quello di non aver diritto alle detrazioni in dichiarazione dei redditi. Il vantaggio di pagare con app o carte di debito/credito aumenta anche grazie al Cashback di Stato o la lotteria degli scontrini. Tutte iniziative introdotte dal governo al fine di incentivare l’uso di strumenti di pagamento elettronici per contrastare l’evasione fiscale…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.