Investimenti, ecco chi vince e chi perde con il ritorno dell’inflazione

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State Street Advisors analizza gli effetti dell’aumento dell’inflazione su cinque settori: bene gli industriali, possibili conseguenze negative, invece, per le utility

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Il ritorno dell’inflazione è al centro dell’attenzione di investitori e mercati, con attenzione soprattutto agli Stati Uniti. Rebecca Chesworth, Equity ETF Strategist di State Street Advisors, ha analizzato i settori che potranno beneficiare o meno del possibile aumento delle pressioni inflazionistiche prendendo in esame una combinazione di fattori, dall’elasticità della domanda, alla disponibilità dei prodotti, ai tassi d’interesse più alti, per giungere alla conclusione che nel complesso i settori ciclici tendono a sovraperformare quelli difensivi durante i periodi di aumento dell’inflazione.

TRE VINCENTI E DUE PERDENTI

L’esperta di State Street Advisors prende in esame cinque settori – materiali, energia, industriali, utility e beni di consumo di prima necessità, tre dei quali potrebbero subire un effetto positivo e due negativo. I prezzi delle materie prime, compresi metalli, petrolio e principali prodotti agricoli, hanno sperimentato una forte crescita all’inizio dell’anno e hanno portato al rialzo le aspettative di inflazione. Le società minerarie sono ben posizionate per trasferire sui clienti i prezzi più alti, il ciclo degli investimenti per aumentare l’offerta richiede tempo, e l’attuale dinamica di domanda e offerta potrebbe persistere. Lo stesso vale per i prodotti chimici e il materiale edile, che tuttavia dovranno subire una pressione sui costi del lavoro e delle materie prime…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.