Casa, ecco perché nei prossimi mesi fare un mutuo costerà di più

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L’inflazione in crescita potrebbe, a lungo andare, avere un impatto anche sul costo del finanziamento. I tassi di interesse per chi sceglie una rata variabile restano ai minimi storici ma gli italiani preferiscono il tasso fisso (95%)

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Mutui più cari. Il costo di un finanziamento per l’acquisto di una casa, infatti, cresce ancora. A marzo i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, hanno toccato il valore dell’1,72%. I dati sono quelli diffusi nel rapporto “Banche e moneta: serie nazionali”, pubblicato ogni mese dalla Banca d’Italia. C’è da dire, comunque, che i tassi restano ai minimi storici. A fine 2007, come ricordato dall’Abi, all’inizio della crisi finanziaria, il tasso medio applicato per un mutuo era del 5,72%.

SALE L’INFLAZIONE

La risalita dei tassi dei mutui, però, potrebbe essere solo all’inizio. Tutta colpa dell’inflazione che, in queste settimane, è in crescita e sta spaventando i mercati finanziari. Vale la pena fare una piccola precisazione per spiegare come l’inflazione possa influenzare il costo del mutuo. Se salgono i prezzi al consumo, una delle prime conseguenze possibili è l’aumento del tasso di interesse dei titoli di Stato. Proprio come sta accadendo negli Stati Uniti. Il trend si comincia ad osservare anche in Italia, con l’ultima asta di Btp a 30 anni che ha fatto registrare un rendimento superiore al 2%…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.