Il riconoscimento facciale tra opportunità e rischi per i diritti umani

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Benjamin Chekroun e Sophie Deleuze, esperti di Candriam, analizzano le implicazioni della tecnologia FRT per aziende e investitori. Il problema principale è legato alla trasparenza

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Una delle tecnologie destinate ad affermarsi nei prossimi anni è quella riguardante il riconoscimento facciale, chiamata brevemente FRT. Alcune big tech globali come Alibaba, Amazon, Apple, Facebook, Google, Huawei, IBM e Microsoft hanno già cominciato ad approcciarla. Se sono evidenti i benefici in campi come quello della sicurezza e nell’interazione con altri dispositivi, il riconoscimento facciale comporta anche determinate responsabilità in materia di diritti umani.

GLI ERRORI DI IDENTIFICAZIONE

La rapida diffusione del riconoscimento facciale già prima della pandemia ha portato alla luce rischi legati all’impatto sulla privacy, alla protezione dei dati e alle libertà civili. “Dobbiamo tenere presente che attualmente la tecnologia di riconoscimento facciale non richiede il consenso delle persone fotografate e non è adeguatamente supervisionata da organi ufficiali”, ricorda Benjamin Chekroun, Stewardship Analyst Proxy Voting and Engagement di Candriam. “Gli errori di identificazione sono molto più frequenti di quanto si potrebbe pensare e colpiscono in modo sistematico le donne e determinati gruppi etnici”…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.