Ecco come preparare i portafogli ai movimenti dell’inflazione

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Per gli esperti di Credit Suisse l’incertezza sull’inflazione proseguirà l’anno prossimo: è il caso di limitare la liquidità privilegiando soluzioni multi-asset ben diversificate con un’adeguata quota azionaria

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Dopo giugno ci attende un periodo di 12-18 mesi di incertezza sull’inflazione straordinariamente elevata rispetto agli ultimi venticinque anni. È l’avvertimento di Nannette Hechler-Fayd’herbe, Chief Investment Officer – International Wealth Management, Neville Hill, Chief European Economist e Philipp Lisibach, Chief Global Strategist di Credit Suisse. In una loro analisi sull’evoluzione dei prezzi al consumo, suggeriscono di tenere la liquidità al minimo e di preferire portafogli multi-asset ben diversificati con una adeguata quota azionaria.

COSA PUÒ SPINGERE L’INFLAZIONE USA OLTRE IL 3%

“Nel nostro scenario di base per gli USA, entro la fine di quest’anno l’inflazione core delle spese per consumi personali (PCE) si dovrebbe attestare al 2,3%. Se i prezzi di beni e servizi discrezionali avessero più spinta il livello potrebbe spingersi al 3% mentre per superare tale soglia si renderebbe necessaria un’ampia ripresa di assistenza sanitaria, alloggi e servizi finanziari”, fanno sapere i tre esperti. Sebbene sia probabile che col tempo si possa tornare a un regime meno vivace del carovita, nel breve termine occorrerà fare i conti con i rischi orientati al rialzo. I mercati finanziari tenderanno infatti a reagire in base a come l’inflazione plasmerà gli interventi di politica monetaria

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.