Microchip a una svolta storica, ma servono investimenti massicci

1' di lettura

Yan Taw Boon, Director of Research, Asia di Neuberger Berman, spiega che la scarsità sul mercato non è dovuta solo ai colli di bottiglia post-pandemia ma soprattutto a una potente evoluzione della domanda

Ricevi una notifica con le ultime notizie, i nostri articoli e altro ancora!

A parte il caso del portacontainer incagliato a Suez, la grande notizia dell’anno sul fronte degli scambi globali è la scarsità di semiconduttori. Il motivo citato è spesso lo squilibrio tra domanda e offerta e i colli di bottiglia post-pandemia, ma la questione vera è che servono investimenti di lungo termine di ampia portata in un settore che sta attraversando un profondo cambiamento, con la domanda che si evolve e da specializzata e ciclica diventa generalizzata e strutturale. Il potere nella determinazione dei prezzi è forte come non mai e la necessità di investire capitale potrebbe rivelarsi ingente, interessando l’intera catena del valore dei microchip.

UNA SITUAZIONE NON TEMPORANEA

Lo sostiene nelle ‘Prospettive settimanali del CIO’ Yan Taw Boon, Director of Research, Asia di Neuberger Berman, secondo cui l’attuale scarsezza di microchip sul mercato globale non è tanto o solo dovuta a una situazione temporanea causata dall’impennata della domanda di apparecchiature informatiche per lo smart working e di componentistica per auto – causata dalla ripartenza delle economie – e da livelli di produzione ridotti, riconducibili alle limitazioni imposte alla forza lavoro dalla pandemia o, come nel caso dell’Asia, a nuove misure di contenimento…

Continua la lettura

Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.