J.P Morgan: rendimenti dei Treasury verso la risalita dopo aver toccato i minimi

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Secondo il team Global Fixed Income, Currency and Commodities i T-Bond erano stati spinti al ribasso da posizionamenti e fattori tecnici, ma i catalizzatori di un rialzo sono in vista

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Al contrario dell’opinione comune, i rendimenti dei Treasury statunitensi sono leggermente calati, trascinati da posizionamenti e fattori tecnici, ma è probabile che abbiano toccato il minimo e che risaliranno la china. L’aumento dei casi contagi dovuto alla variante Delta suscita preoccupazioni e bisognerà guardare da vicino come gestiranno la situazione i Paesi più colpiti, come il Regno Unito, ma la solidità dei consumi soprattutto in USA induce a guardare alla crescita con ottimismo. Alcuni catalizzatori per un rialzo dei rendimenti si intravvedono all’orizzonte, come una possibile ri-accelerazione dei dati sul mercato del lavoro USA e una ripresa dell’offerta obbligazionaria a fine estate. La chiusura delle posizioni a duration corta dovrebbe inoltre favorire il ritorno dei rendimenti sulla strada rialzista.

NEL FUTURO SEMPRE FORTE ESPANSIONE

Sono le conclusioni del Bond Bulletin settimanale a cura dal team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management, che nella sua ultima analisi trimestrale aveva previsto un rialzo dei rendimenti USA per la restante parte dell’anno. La previsione è stata smentita dal recente movimento dei tassi dovuto alla scomparsa dei tanti catalizzatori che nel primo trimestre li avevano spinti al rialzo, rimpiazzati dal timore che la ripresa economica abbia già raggiunto il picco. Anche ammettendolo, il team di J.P. Morgan Asset Management continua a credere che il futuro riservi una fase di forte espansione, soprattutto considerando la forza dei consumi, che rappresentano circa il 68% del PIL degli Stati Uniti…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.