Ethereum, Bitcoin, Dogecoin in rosso: rallenta rally del weekend

Ecco gli ultimi aggiornamenti e i movimenti di prezzo sulle due principali cripto al mondo per market cap e sulla coin a tema Shiba Inu

Ethereum, Bitcoin, Dogecoin in rosso: rallenta rally del weekend
3' di lettura

Il rally delle criptovalute osservato nel fine settimana si è esaurito domenica sera, quando le principali valute digitali sul mercato hanno perso terreno e la capitalizzazione di mercato globale delle criptovalute è scesa del 4,25% a 1.750 miliardi di dollari.

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Cosa è successo

La seconda criptovaluta al mondo per capitalizzazione di mercato, Ethereum (CRYPTO:ETH), che sabato ha superato i 3.100 dollari, è scesa al di sotto della soglia psicologicamente importante dei 3.000 dollari.

Al momento della pubblicazione, ETH era in calo giornaliero del 7,3% a 2.929,30 dollari; negli ultimi sette giorni ETH ha guadagnato il 15,74%.

Bitcoin (CRYPTO:BTC), la principale valuta digitale al mondo, ha ceduto il 2,93% a 43.102,16 dollari; negli ultimi sette giorni BTC è salito dell’8,5%.

Nelle ultime 24 ore Dogecoin (CRYPTO:DOGE) ha subito una pesante correzione del 15,55% e al momento della pubblicazione scambiava a 0,23 dollari; negli ultimi sette giorni il rendimento di DOGE è stato del 14,15%.

Domenica sera XinFin Network (CRYPTO:XDC) è risultata la criptovaluta ad aver realizzato i maggiori guadagni giornalieri, con un balzo del 19,8% a 0,094 dollari; negli ultimi sette giorni XDC è salito del 18,43%.

Il token sulla tecnologia della blockchain ibrida ha guadagnato rispettivamente il 22,68% in più rispetto a BTC e il 27,84% in più su ETH.

Venerdì XinFin Network ha dichiarato di aver introdotto la prima soluzione di posta elettronica decentralizzata al mondo.

Fra le altre coin che, al momento della pubblicazione, avevano realizzato importanti guadagni giornalieri vi sono Holo (CRYPTO:HOT), Elrond (CRYPTO:EGLD) e Axie Infinity (CRYPTO:AXS).

Nelle ultime 24 ore, infatti, HOT è salito del 4,54% a 0,0081 dollari, EGLD ha avuto un aumento del 3,97% a 122,07 dollari e AXS è cresciuto dell’1,96% a 41,57 dollari.

Perché è importante

Dopo l’hard fork London di Ethereum, la criptovaluta potrebbe diventare un asset deflazionistico, poiché i dati di rete indicano che è iniziato il processo di burning dei token.

Gli indicatori del mercato dei derivati indicano una tendenza rialzista che si sta accumulando su ETH: i dati di Laevitas, exchange di opzioni con sede in Svizzera, mostrano infatti che sabato i volumi su Ethereum sono saliti di oltre 50.000 ETH a 153.000 ETH (424 milioni di dollari), secondo CoinDesk.

Secondo quanto riferito, le opzioni call erano più attive delle put, con i derivati più popolari che erano le call con scadenza a marzo 2022 e con prezzi di esercizio di 50.000 e 40.000 dollari.

I dati di Glassnode, inoltre, indicano una crescente attività sulla blockchain di BTC anche se il prezzo di questo asset è cresciuto durante il fine settimana.

Nelle due settimane precedenti a sabato, il volume totale dei trasferimenti di BTC (rettificato per le entità) è salito a 7,48 miliardi di dollari al giorno, secondo CoinDesk.

Le transazioni superiori a 1 milione di dollari costituivano il 46,5% del volume totale delle transazioni ed erano in aumento, ha osservato Glassnode.

Questa settimana il passaggio del disegno di legge bipartisan sulle infrastrutture al Senato USA probabilmente sarà al centro della scena.

Il disegno di legge, in parte finanziato da una più ampia rete fiscale sulle criptovalute, potrà essere accelerato attraverso l’organo legislativo soltanto se tutti i 100 senatori accetteranno il suo passaggio.

Attualmente il senatore Repubblicano del Tennessee Bill Hagerty si oppone all’accelerazione del disegno di legge, citando l’effetto sul deficit del bilancio federale, ha riferito Reuters.

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