Blue Origin, ingegnere capo lascia per unirsi a SpaceX

La figura che abbandonerà l’azienda spaziale di Jeff Bezos per unirsi a quella di Elon Musk è l’ingegnere che segue il programma lunare, Nitin Arora

Blue Origin, ingegnere capo lascia per unirsi a SpaceX
2' di lettura

Un ingegnere capo che lavora al progetto del lander lunare di Blue Origin – società sostenuta dal presidente di Amazon.com, Inc (NASDAQ:AMZN) Jeff Bezos – si unirà a SpaceX.

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Cosa è successo

Nitin Arora, l’ingegnere di Blue Origin, ha pubblicato l’annuncio lunedì con un post su LinkedIn.

“È stato un inferno lavorare al programma lunare. Sono davvero onorato di aver avuto la possibilità di lavorare e guidare persone incredibilmente intelligenti e appassionate negli ultimi tre anni”, ha scritto Arora.

“Prossima fermata, SpaceX! Sono incredibilmente entusiasta e non vedo l’ora”.

Perché è importante

Il CEO di Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) Elon Musk è anche alla guida di SpaceX, che ad aprile si è aggiudicata un contratto da 2,89 miliardi di dollari per sviluppare un sistema di atterraggio commerciale per umani sulla luna.

Secondo quanto dichiarato domenica, Musk prevede che il lander lunare di SpaceX sarà pronto per la missione lunare prima del 2024.

Nel frattempo, questo mese Blue Origin ha citato in giudizio la NASA per il contratto del lander lunare; mentre l’offerta di SpaceX è stata valutata 2,94 miliardi di dollari, quella di Blue Origin è stata valutata 5,9 miliardi.

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Ad aprile Blue Origin e Dynetics hanno presentato una protesta presso lo U.S. Government Accountability Office, affermando che alla NASA era richiesto di assegnare diverse aggiudicazioni, in linea con il suo annuncio iniziale.

La scorsa settimana Musk ha criticato Bezos, dicendo che ora il presidente di Amazon sarebbe su Plutone se “lobby e avvocati” fossero in grado di influenzare le missioni spaziali.

Musk, inoltre, ha concordato con un utente di Twitter che ha scritto che Blue Origin sarebbe arrivato in orbita se la società avesse dedicato tanto tempo all’astrofisica “reale” quanto quello dedicato per protestare contro la decisione sullo Human Landing System della NASA.

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Foto per gentile concessione di Blue Origin