Bruno Paulson del team International Equity di Morgan Stanley Investment Management illustra gli inossidabili punti di forza dei compounder, titoli di aziende di elevata qualità proprietarie di prodotti e di marchi di successo
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Nell’ultimo quarto di secolo i dissesti che hanno travolto nel 2001-2003 il settore della tecnologia, dei media e delle telecomunicazioni (TMT) e nel 2008-2009 con la crisi finanziaria globale il settore finanziario, hanno aiutato i portafogli focalizzati sui compounder di alta qualità, come quello della strategia globale più longeva del team International Equity di Morgan Stanley Investment Management, a superare nettamente il mercato nel suo complesso.
I COMPOUNDER DI QUALITÀ
“Secondo alcuni la qualità e i compounder – ovvero i titoli di aziende di elevata qualità proprietarie di prodotti e di marchi di successo, con cash flow elevati, uso poco intensivo del capitale e livelli minimi di leva finanziaria -, avranno difficoltà ad affermarsi nel ‘Nuovo mondo’ fatto di reflazione e inflazione. Noi crediamo invece che queste aziende continueranno a prosperare, anche in presenza di un regime più inflazionistico” afferma Bruno Paulson, responsabile del team International Equity di Morgan Stanley Investment Management...
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.