I portafogli multi-asset a gestione attiva, la nuova frontiera della diversificazione

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L’andamento nel 2020 del comparto MS INVF Global Balanced Risk Control di Morgan Stanley Investment Management illustra in modo molto efficace i vantaggi di un portafoglio multi-asset gestito attivamente con un obiettivo di volatilità

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Gli investitori devono affrontare condizioni di mercato sempre diverse. Devono sapersi destreggiare durante fasi di recessione e ripresa economica, rally e bolle di mercato, rialzi dei tassi d’interesse e contesti inflazionistici. Inoltre, non bisogna dimenticare i cosiddetti eventi “cigno nero”, che rischiano di prendere alla sprovvista anche il più smaliziato degli investitori. La diversificazione, tramite strumenti azionari e obbligazionari combinati in specifiche proporzioni in base all’orizzonte di investimento e al profilo di rischio, è un approccio che funziona. Ma solo fino a un certo punto.

UN MAGGIOR NUMERO DI CLASSI D’ATTIVO

“Siamo convinti che un portafoglio a gestione passiva, anche se ben diversificato, non è in grado di proteggere il patrimonio nelle fasi di forte ribasso del mercato. Al contrario, un gestore multi-asset dispone di un maggior numero di classi d’attivo che può riorganizzare in modo dinamico per gestire il rischio. Occorre tuttavia seguire un approccio veramente attivo e gestire il fondo in base a un obiettivo di volatilità anziché un benchmark”, dichiarano Andrew Harmstone e Manfred Hui, responsabili del team Global Balanced Risk Control (GBaR) di Morgan Stanley Investment Management…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.