Candriam: “Ecco perché le criptovalute non rispettano i criteri ESG”

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L’utilizzo delle criptovalute per riciclare denaro sporco e perpetrare truffe grazie all’anonimato sono, per Lucia Meloni (Candriam), alcuni dei punti critici in tema ESG

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Tra i fenomeni che hanno registrato un’accelerazione con la diffusione del COVID-19 spicca quello delle criptovalute. L’ascesa del prezzo del Bitcoin, la principale ma non certo l’unica criptovaluta, conferma quanto sia facilmente accessibile investirvi. Peccato che si tratti di un bene speculativo non finanziario, il cui valore non è oggettivo o intrinseco, né basato sui fondamentali.

LE DIFFERENZE RISPETTO ALLE VALUTE REALI

A differenza delle valute reali, le criptovalute non svolgono la funzione di depositi di valore e il loro valore non dipende da un “corso legale”. Inoltre, non sono domiciliate in uno specifico Paese, svincolandole da qualsiasi allineamento politico e normativo, un requisito necessario non solo per la credibilità e l’affidabilità delle criptovalute, ma anche per frenarne la diffusione…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.