Jim Lanzone, 5 cose da sapere sul nuovo AD di Yahoo

Ecco alcune importanti informazioni che potrebbero esserti sfuggite su Jim Lanzone, nuovo amministratore delegato del celebre portale web.

Jim Lanzone, 5 cose da sapere sul nuovo AD di Yahoo
3' di lettura

Il 10 settembre, Jim Lanzone è stato nominato nuovo CEO di Yahoo. Lanzone lascia Tinder, l’app di incontri di proprietà di Match Group (NASDAQ:MTCH), per assumere la leadership di Yahoo, recentemente acquisita da Apollo Global Management Inc (NYSE:APO).

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Ecco cinque cose che potresti non sapere sul nuovo AD di Yahoo.

1. Un nuovo leader per Yahoo

Dieci giorni dopo l’acquisizione di Yahoo, ex filiale di Verizon Communications Inc (NYSE:VZ), da parte di Apollo Global, Lanzone è stato nominato amministratore delegato dell’azienda.

“Jim è un veterano del settore tecnologico e dei media con due decenni di esperienza nella leadership alle spalle e un lungo trascorso di crescita, innovazione e spirito imprenditoriale”, ha affermato l’attuale patron della piattaforma, Guru Gowrappan.

Yahoo è stata acquistata per 5 miliardi di dollari e gli analisti si sono chiesti se l’azienda avrebbe iniziato a vendere alcuni dei suoi segmenti o se avrebbe puntato piuttosto sul rebranding, per riportare in auge il suo nome.

“La nomina di Lanzone sottintende una possibile visione di più ampio respiro, volta a trasformare il business in un’operazione più redditizia o, quantomeno, a rafforzarlo, per renderlo più attraente agli occhi di altri gruppi di media digitali”, ha affermato TechCrunch.

2. La CBS e il passaggio allo streaming

La storica media company statunitense CBS ha lanciato una piattaforma di streaming chiamata CBS All Access nell’ottobre 2014, che è stata guidata per anni da Lanzone, che ha tentato di favorire la transizione della “rete più vista d’America” dalla TV via cavo alla nuova era digitale.

“La CBS ha una storia incredibile. È una dei principali brand che siano mai esistiti nella storia del broadcasting, dalla radio a oggi”, aveva affermato Lanzone in quella occasione.

Il successo della piattaforma è stato determinato da programmi di successo lanciati da Lanzone, quali “Star Trek: Discovery”, “The Good Fight” e “Twilight Zone.”

Nel corso degli anni, CBS All Access ha cambiato nome per assumere quello di “Paramount+” ed è attualmente una divisione di ViacomCBS Inc (NASDAQ:VIAC).

“I prossimi 50 anni appartengono al digitale e alle soluzioni multipiattaforma”, aveva aggiunto Lanzone.

3. Un’esperienza ventennale

Lanzone arriva in Yahoo dopo aver guidato per molti anni varie aziende tech.

Il manager ha infatti fondato Clicker, una società con l’obiettivo di fornire una guida completa alla televisione online successivamente acquisita da CBS, ed eTour, un sito di web discovery successivamente quotato in borsa. Quest’ultimo è stato acquisito nel 2001 da Ask.com nel 2001 di cui Lanzone sarebbe diventato l’amministratore delegato.

All’epoca, le azioni di Ask.com valevano 79 centesimi l’una; tre anni dopo, nel 2004, il loro prezzo era salito a 45 dollari e la società è stata venduta per oltre 2 miliardi di dollari.

4. Alla testa di una SPAC

Lanzone è un direttore di Supernova Partners Acquisition Company, una SPAC guidata dall’ex CEO di Zillow Group (NYSE:Z), Spencer Rascoff. Supernova ha di recente portato a termine la fusione con Offerpad Solutions Inc (NYSE:OPAD).

Il dossier menzionava l’esperienza di leadership di Lanzone e la sua formazione come motivi per includerlo nella SPAC.

“Riteniamo che Lanzone sia ben qualificato per far parte del nostro consiglio di amministrazione, grazie alla sua vasta esperienza nei media digitali e nei social network, nonché agli anni passati in società quotate”, si legge nel documento.

5. Percorso formativo

Lanzone si è laureato presso l’Università della California, a Los Angeles, nota anche come UCLA. Ha anche conseguito una doppia laurea JD/MBA presso la Emory University School of Law e la Emory University Goizueta Business School. Il manager compare nell’elenco degli ex allievi più famosi della business school.

Foto Smithers Jones tramite Wikimedia Commons