Bitcoin, Ethereum, Dogecoin guidano le cripto al rialzo

Tuttavia, permangono i timori legati all’aumento dell’inflazione

Bitcoin, Ethereum, Dogecoin guidano le cripto al rialzo
2' di lettura

Mercoledì sera Bitcoin (CRYPTO:BTC) e altre importanti valute digitali si sono mosse in territorio positivo, con la capitalizzazione di mercato globale delle criptovalute che è cresciuta del 2,57% a 1.850 miliardi di dollari.

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Cosa è successo

BTC ha avuto un rialzo giornaliero del 3,27% a 42.872,65 dollari; negli ultimi sette giorni la principale criptovaluta al mondo ha ceduto l’1,2%.

Nelle ultime 24 ore Ethereum (CRYPTO:ETH) ha guadagnato il 4,4% a 2.969,38 dollari e negli ultimi sette giorni ha perso il 2,9%.

La criptovaluta meme Dogecoin (CRYPTO:DOGE) ha osservato un aumento giornaliero del 2,3% a 0,2022 dollari; negli ultimi sette giorni DOGE è sceso del 9,08%.

Al momento della pubblicazione, la coin in maggior rialzo nelle ultime 24 ore risultava dYdX (CRYPTO:DYDX): la criptomoneta ha registrato un rialzo giornaliero del 18% a 27,44 dollari; negli ultimi sette giorni DYDX ha avuto un’impennata del 91%.

Mercoledì, alcuni minuti prima dell’orario di pubblicazione, il token di governance dell’exchange dYdX ha toccato il massimo storico a quota 27,59 dollari.

Perché è importante

La crescente correlazione fra azioni e criptovalute sta causando timori legati all’inflazione; Charles Edwards, fondatore di Capriole Investments, all’inizio del mese ha pubblicato un tweet sottolineando questa tendenza.

I membri della Federal Reserve hanno previsto un’inflazione delle spese per i consumi personali nel 2021 pari al 4,2%, in rialzo dalla precedente stima del 3,4% rilasciata di recente.

L’aumento dell’inflazione potrebbe rallentare la crescita e la ripresa post-pandemia, oltre a costituire un fattore negativo sia per le azioni che per le criptovalute, man mano che viene ridotto lo stimolo monetario.

“I mercati si stanno abituando al tapering della Fed, che porta i rendimenti al minimo e causa l’irripidimento della curva”, ha scritto il team di equity strategy di JPMorgan in un recente report, secondo quanto riportato da CoinDesk.

D’altra parte, CoinDesk ha osservato che negli ultimi mesi è diminuita la correlazione di BTC con le materie prime a causa dell’aumento dei prezzi del petrolio e del gas.

Nel frattempo, i dati di Chainalysis indicano che soltanto nell’ultimo anno l’Europa ha ricevuto oltre 1.000 miliardi di dollari in criptovalute, pari al 25% dell’attività di trading globale, ha dichiarato in una nota via e-mail Freddie Williams, trader di vendita presso la società britannica di intermediazione di asset digitali GlobalBlock.

“Il valore delle grosse transazioni istituzionali è cresciuto da 1,4 miliardi di dollari nel luglio 2020 a 46,3 miliardi nel giugno 2021, arrivando a occupare metà di tutte le attività di trading europee”, ha affermato Williams.

Secondo Williams, l’Europa centrale, settentrionale e occidentale è diventata la “maggior economia di criptovalute al mondo da luglio 2020”.

Williams ha sottolineato che dal periodo indicato quest’area ha registrato un massiccio aumento dell’attività di trading, in particolare nel settore della finanza decentralizzata.