Columbia Threadneedle: il cambiamento climatico aumenta i rischi di incendi

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Nell’analisi di Natalia Luna e Kyle Bergacker (Columbia Threadneedle Investments) si sottolinea come l’aumento degli incendi, non solo negli Usa, ha sempre più un impatto sul Pil. E come tenerne conto per investire

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Nel 2020 in California sono andati a fuoco un milione e mezzo di ettari. L’anno scorso è stato tra i peggiori per quanto riguarda gli incendi boschivi. Durante il lockdown, il Nord America è stata l’unica area del mondo con livelli di inquinamento in aumento. Il motivo è proprio legato agli incendi. “La stagione degli incendi del 2021 è già sulla buona strada per superare la devastazione causata lo scorso anno, proprio mentre gli Stati Uniti occidentali e nord-occidentali sono alle prese con una siccità e un caldo da record”, spiegano Natalia Luna, Analista senior investimenti tematici, Investimento responsabile e Kyle Bergacker, Analista senior investimenti tematici, Investimento responsabile di Columbia Threadneedle Investments. Il bilancio da inizio anno è preoccupante: 40mila incendi in 13 Stati che hanno già consumato 1,9 milioni di ettari.

L’IMPATTO SUL PIL

Secondo l’analisi del rischio di incendi boschivi pubblicata nel 2019 da Verisk (Wildfire Risk Analysis), 4,5 milioni di abitazioni statunitensi sono state identificate come ad alto o estremo rischio di incendio, con più di due milioni nella sola California. Se i costi legati ai danni alle proprietà e le devastazioni della fauna selvatica sono facili da calcolare, meno immediato è verificare l’impatto per il Pil. Secondo gli esperti di Columbia, “il costo diretto degli incendi è significativo, ma a livello del Pil questi eventi tendono a controbilanciarsi: le proprietà vengono distrutte (il Pil ne risente) ma poi sono ricostruite (una manna per il Pil)”…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.