Bitcoin, Ethereum e Dogecoin riprendono slancio

La società di ricerca Delphi Digital spiega il perché di questo “post mortem” in seguito al “flash crash” della scorsa settimana

Bitcoin, Ethereum e Dogecoin riprendono slancio
3' di lettura

Il colore verde è tornato sul mercato delle monete digitali, con la capitalizzazione di mercato globale delle criptovalute che, al momento della pubblicazione, era in rialzo del 4,26% a 2.370 miliardi di dollari.

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Cosa è successo

La principale criptovaluta al mondo, Bitcoin (CRYPTO:BTC), ha registrato un aumento giornaliero del 3,41% a 50.684,63 dollari; negli ultimi sette giorni BTC ha ceduto l’11,85%.

Nelle ultime 24 ore Ethereum (CRYPTO:ETH) ha guadagnato il 4,33% a 4.336,46 dollari; negli ultimi sette giorni ETH ha fatto segnare -3,27%.

Il prezzo della criptovaluta meme Dogecoin (CRYPTO:DOGE) è salito del 5,23% a 0,18 dollari; negli ultimi sette giorni DOGE ha perso il 18%.

Shiba Inu, coin rivale di DOGE, nelle ultime 24 ore ha osservato un incremento del 6,36% a 0,00003763 dollari; negli ultimi sette giorni Shiba Inu ha lasciato sul terreno il 15,09%.

Il token relativo alla rete di condivisione file peer-to-peer BitTorrent è risultata la coin in maggior rialzo giornaliero, secondo i dati di CoinMarketCap: nelle ultime 24 ore ha avuto un’impennata del 33,41% a 0,003261 dollari e negli ultimi sette giorni ha mostrato un aumento dell’1,64%.

Fra le altre cripto in maggior rialzo nelle ultime 24 ore, si segnalano Bitcoin SV, Loopring, Polygon e Avalanche: Bitcoin SV ha fatto un balzo del 23,04% a 146,81 dollari, Loopring ha guadagnato il 22,64% a 2,43 dollari, Polygon ha fatto segnare +15,14% a 2,26 dollari e Avalanche ha avuto un aumento dell’11,17% a 93,53 dollari.

Perché è importante

Ki Young Ju, il CEO di CryptoQuant, lunedì ha pubblicato un grafico che rappresenta l’Exchange Whale Ratio (media mobile a 72 ore): secondo CryptoQuant, in un mercato rialzista, il rapporto spesso si mantiene al di sotto dell’85%, mentre in un mercato ribassista o in un falso mercato rialzista si mantiene al di sopra dell’85%.

Ki aveva precedentemente indicato che l’Exchange Whale Ratio ha toccato il 91%, affermando che le balene stanno depositando BTC negli exchange.

In un “post mortem” dopo il “flash crash” della scorsa settimana, Delphi Digital ha attribuito gli eventi a “un collasso totale della microstruttura del mercato”.

“Lo spread bid-ask per un ordine da 5 milioni di dollari nei mercati dei futures perpetui varia dallo 0,1% allo 0,5% (nei giorni peggiori); in questa occasione, gli spread per un ordine da 5 milioni sono saliti momentaneamente fino al 2% su Binance, al 4,2% su FTX, al 4% su BitMEX e all’11% su Deribit.

Grafico che tiene traccia del crollo improvviso della liquidità — Per gentile concessione di Delphi Digital

Anche la società di ricerca indipendente ha puntato il dito contro “poche entità” per il crollo.

“Per una volta, questa calamità è stata catalizzata sui mercati spot, dove alcune entità di mercato hanno venduto una grande quantità di BTC in un periodo di tempo molto breve. In sostanza, questi grandi ordini di vendita hanno sfondato i muri di acquisto”; ciò a sua volta ha causato la riluttanza da parte dei market maker a estendere la liquidità per un breve periodo di tempo fino a quando BTC non è rimbalzato dal livello dei 42.000 dollari, e in quel momento è tornata la normalità.

“Ahimè, questa è stata una crisi di liquidità di breve durata che ha intensificato le sfumature ribassiste”, ha scritto Delphi Digital in una nota inviata via email.

Craig Erlam, analista senior di OANDA, ha osservato che qualunque sia stata la causa del crollo, nel prossimo futuro BTC potrebbe ancora rimanere “vulnerabile” poiché fatica a seguire verso l’alto la performance di altri strumenti di rischio; in particolare, i suoi commenti sono stati fatti quando BTC scambiava sotto il livello dei 50.000 dollari.

L’analista ha osservato che “le cattive notizie su Omicron potrebbero davvero mettere [Bitcoin] sotto pressione”.

Nel frattempo Simon Dedic, socio dirigente di Moonrock Capital – una società di consulenza e partnership di investimento per blockchain con sede a Londra – ha twittato che i fondamentali di BTC ed ETH non sono cambiati.