GAM: Europa in salute con un occhio sull’inflazione

GAM: Europa in salute con un occhio sull’inflazione
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Paolo Mauri Brusa, gestore del team Multi Asset Italia di GAM SGR, avverte che Omicron resta un rischio e che l’alta inflazione potrebbe mettere in discussione la politica della Bce, con gravi ripercussioni sui listini

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L’Europa sta entrando nel 2022 con ottime prospettive di crescita, utili societari aumentati e un’ondata di investimenti in arrivo da parte delle imprese che riconfigurano le catene di approvvigionamento e passano a tecnologie sostenibili. Ma ci sono nuvole all’orizzonte, rappresentate da Omicron e dalla prospettiva di un’inflazione più alta e persistente. Le conseguenze della nuova variante sembrano meno gravi del previsto, ma il Covid resta comunque un rischio, mentre il fattore oggi è più monitorato dagli operatori è sicuramente il trend dell’inflazione, che se dovesse perdurare sugli attuali livelli metterebbe in discussione le politiche espansive della Bce, con gravi ripercussioni sui listini.

CRESCITA PARTICOLARMENTE ROBUSTA

Lo sostiene in un commento titolato ‘Cara vecchia Europa’ Paolo Mauri Brusa, gestore del team Multi Asset Italia di GAM SGR, sottolineando che la crescita economica quest’anno è stata particolarmente robusta nel vecchio continente con attese di aumento dei profitti aziendali di circa il 50% su base annua per il 2021. Grazie al forte incremento della domanda, molte aziende sono state finora in grado di scaricare sui prezzi finali gli aumenti delle materie prime e mantenere invariati i margini. E se le pressioni inflattive dovessero attenuarsi, come nelle previsioni della Bce, potremmo avere nuovamente tassi di crescita molto interessanti, nell’ordine del 8- 9%, nel 2022…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.