Inflazione Usa resta ai massimi da oltre 30 anni

Inflazione Usa resta ai massimi da oltre 30 anni
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I futures sui principali indici di Wall Street accelerano in territorio positivo mentre i rendimenti dei T-bond restano stabili intorno all’1,5%, cresce l’attesa per una Fed meno accomodante al meeting del 14-15

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L’attesissimo dato sull’inflazione USA a novembre è uscito perfettamente in linea con il consensus di mercato: più 0,8% mese su mese e più 6,8% anno su anno, mentre il tasso core, che esclude alimentari e energia, segna un aumento dello 0,5% sul mese e del 4,9% sull’anno, anche qui allineato con le stime di mercato. Nessuna sorpresa negativa, per cui i futures sui principali indici di Wall Street sono rimasti in territorio positivo, anche se hanno limato qualcosa subito dopo l’uscita dei numeri, mentre il rendimento del T-bond a 10 anni si è portato appena sotto l’1,5% per poi recuperare. A questo punto crescono le attese per una Fed meno accomodante su tapering e tassi all’ultima riunione dell’anno in calendario il 14 e 15 dicembre.

IN ARRIVO ANCHE PRESSIONI SALARIALI

L’inflazione resta ai massimi dai lontani anni 80, il che ha indotto recentemente il capo della Fed Jay Powell ha cancellare l’aggettivo ‘temporaneo’ parlando davanti al Congresso USA, e ci si aspetta ora la conferma dell’accelerazione del tapering, vale a dire la riduzione degli acquisti di titoli, e un primo aumento dei tassi anch’esso anticipato alla prima metà del 2022…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.