La sfida della Fed: contrastare l’inflazione senza danneggiare i mercati

La sfida della Fed: contrastare l’inflazione senza danneggiare i mercati
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Paolo Mauri Brusa, gestore del team Multi Asset Italia di GAM SGR, guarda al 2022 con cauto ottimismo ma avverte che la ripresa dei listini presenta ancora molte fragilità

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Con l’ultima riunione del 2021 della Federal Reserve si chiude l’era del Quantitative Easing americano. Il 2022 sarà l‘anno del cambio di regime monetario negli Stati Uniti, ma investitori e mercati si chiedono se la banca centrale guidata da Jay Powell riuscirà a tenere a bada le spinte inflattive senza soffocare la crescita economica e come reagiranno i Big della tecnologia al nuovo corso dei tassi. Paolo Mauri Brusa, gestore del team Multi Asset Italia di GAM SGR, in un commento titolato “Santa Powell” sottolinea che ci apprestiamo a chiudere un 2021 che, dal punto di vista degli investimenti, non ha certo deluso. L’arrivo dei vaccini ha permesso la ripresa dell’attività economica e soprattutto dei consumi, risultando decisivo, così come decisive sono state le politiche espansive delle maggiori banche centrali e i programmi di aiuto messi in campo in tutte le principali Economie.

PERFORMANCE A DOPPIA CIFRA

Dopo la debolezza recente, i listini azionari sono tornati vicini ai massimi e stanno impacchettando, in vista del Natale, una performance a doppia cifra generata con una volatilità mediamente contenuta. Lo S&P 500 ha avuto quest’anno una manciata di fasi correttive che non sono mai andate oltre il -6% e il Vix è stato tendenzialmente inferiore al 20%. In generale, tutti i listini dei Paesi Sviluppati sono cresciuti molto ad eccezione del Giappone, condizionato negativamente dalle difficoltà della Cina…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.