Tasso fisso o variabile? Come scegliere il mutuo nel 2022 con l’inflazione in aumento

Tasso fisso o variabile? Come scegliere il mutuo nel 2022 con l’inflazione in aumento
1' di lettura

A dicembre l’inflazione dell’Eurozona è cresciuta del 5%, ben al di sopra del target del 2% perseguito dalla Bce. Ecco perché il carovita influisce sui tassi d’interesse e sulla scelta del muto

Ricevi una notifica con le ultime notizie, i nostri articoli e altro ancora!

Non tutti lo sanno, ma tra inflazione e mutui esiste un legame molto stretto. In questi ultimi mesi, a causa della ripresa economica post pandemia, l’inflazione è tornata a crescere in modo sostanzioso. Dopo anni di inflazione fin troppo blanda, i prezzi al consumo sono tornati ad aumentare. Nel mese di dicembre, in Italia, l’inflazione è cresciuta del 3,9% rispetto allo stesso mese del 2020 mentre nell’Eurozona è salita addirittura del 5%.

MUTUI E TASSI

Ma per quale motivo i prezzi in aumento hanno a che fare con il costo dei mutui? Semplice: perché i tassi di riferimento dei mutui (e dei prestiti) erogati dagli istituti italiani dipendono dal costo del denaro fissato dalla Banca Centrale Europea. I famigerati “tassi di interesse” di cui si parla spesso nelle pagine economiche dei telegiornali. Uno dei compiti della Bce, infatti, è tenere sotto controllo l’inflazione. Il target ideale è stato fissato intorno al 2%, quindi ben al di sotto del 5% dell’ultima rilevazione a livello europeo…

Continua la lettura

Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.