Candriam: “Perché l’obiettivo di riduzione di Co2 all’1,5% resta lontano”

Candriam: “Perché l’obiettivo di riduzione di Co2 all’1,5% resta lontano”
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Sono molti gli ostacoli per arrivare a centrare gli obiettivi di Cina, Stati Uniti e Europa, che contribuiscono alle emissioni globali per più della metà di tutte le emissioni di Co2

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Un nulla di fatto. E’ la sensazione che hanno avuto molti osservatori alla conclusione della Cop26, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021 tenutasi a Glasgow. “L’obiettivo dichiarato della Cop26 consisteva nell’accelerare il ritmo della riduzione delle emissioni di Co2 al fine di contenere il riscaldamento globale in un intervallo compreso tra 1,5 °C e 2 °C. Un obiettivo che resta lontano” commenta Emile Gagna, macroeconomista di Candriam.

IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ

L’obiettivo, fa sapere l’economista, rispetta il principio di “sussidiarietà“, che consente ad ogni paese di organizzarsi nello stabilire il proprio contributo determinato a livello nazionale (NDC). “In base al Climate Action Tracker, un gruppo indipendente di ricerca scientifica che verifica l’azione dei governi per la riduzione delle emissioni dei gas serra, gli impegni annunciati dovrebbero consentire al mondo di limitare il riscaldamento a 2,4 °C (rispetto ai 2,7 °C previsti prima della COP)” spiega Gagna…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.