GAM: la Fed non vuol correre rischi anche se provoca volatilità sui mercati

GAM: la Fed non vuol correre rischi anche se provoca volatilità sui mercati
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Paolo Mauri Brusa, gestore del team Multi Asset Italia di GAM SGR spiega che la guerra all’inflazione è diventata prioritaria per Powell, ma la curva dei rendimenti indica timori sulla crescita a medio termine

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La partenza del nuovo anno si è rivelata particolarmente sfidante per i mercati finanziari, stretti fra la risalita dei tassi e il ritorno delle tensioni geopolitiche. Il cambio di marcia impostato dalla Fed ha dato il via all’ennesima rotazione settoriale, ma questa volta l’impatto sui titoli ad alta crescita è stato particolarmente violento. Ora gli investitori guardano alla stagione delle trimestrali in corso per capire se può riuscire ancora una volta a dare un impulso positivo ai listini.

CRUCIALE LA RIUNIONE FED DI METÀ MARZO

Paolo Mauri Brusa, gestore del team Multi Asset Italia di GAM SGR, sottolinea che il primo trimestre del 2022 sarà inevitabilmente segnato dalla lunga marcia di avvicinamento alla fatidica riunione del FOMC del 15-16 marzo, quando la Fed scriverà ufficialmente la parola “fine” al Quantitative Easing e attuerà il primo rialzo dei tassi ufficiali dell’era post -Covid. Le forti oscillazioni anche intra-day dei listini americani viste in questi giorni erano un invito a Jerome Powell perché usasse toni un po’ più morbidi nell’illustrare il cambio di marcia della politica monetaria…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.