Bitcoin, Ethereum, Dogecoin crollano dopo report inflazione

Se il Governo gli Stati Uniti (3° detentore al mondo di Bitcoin) decidesse di vendere le sue partecipazioni in BTC, ciò creerebbe un’enorme opportunità di acquisto ​

Bitcoin, Ethereum, Dogecoin crollano dopo report inflazione
3' di lettura

Giovedì sera Bitcoin ha avuto un andamento volatile dopo che il Dipartimento del Lavoro USA ha riferito che l’inflazione negli Stati Uniti è salita al livello più rapido dal 1982; al momento della pubblicazione, la capitalizzazione di mercato globale delle criptovalute era in calo del 4,6% a 2.000 miliardi di dollari.

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Andamento dei prezzi delle principali monete
Moneta 24 ore 7 giorni Prezzo
Bitcoin (CRYPTO:BTC) -1,6% 15,6% 43.452,35 dollari
Ethereum (CRYPTO:ETH) -4,6% 13,3% 3.077,47 dollari
Dogecoin (CRYPTO:DOGE) -5,2% 9% 0,15 dollari
Monete in maggior rialzo nelle ultime 24 ore (dati CoinGecko)
Criptovaluta Variazione % nelle ultime 24 ore (+/-) Prezzo
Theta Network (THETA) +23,1% 4,23 dollari
Smooth Love Potion (SLP) +13,8% 0,034 dollari
Theta Fuel (TFUEL) +6% ​0,22 dollari

Perché è importante

L’indice principale dei prezzi al consumo negli Stati Uniti è salito del 7,5% a gennaio, superando le stime degli economisti di una crescita del 7,2%: si tratta del maggior aumento dell’inflazione negli USA dal febbraio 1982.

Dopo la pubblicazione dei numeri dell’inflazione, i rendimenti dei Treasury decennali hanno toccato la soglia del 2% per la prima volta da agosto 2019; secondo un report di Reuters, l’aumento dei rendimenti è giunto insieme alle crescenti aspettative che la Federal Reserve adotterà delle misure per combattere l’inflazione.

“Il prezzo di Bitcoin sta reggendo bene vista l’impennata dei rendimenti obbligazionari globali. Il miglior ambiente per il futuro di Bitcoin è la propensione al rischio; questo potrebbe rivelarsi difficile da realizzare fino a quando non supereremo i primi due rialzi dei tassi da parte della Fed”, ha dichiarato Edward Moya, analista di mercato senior di OANDA.

Sempre Moya ha affermato che gli investitori istituzionali di Bitcoin sono concentrati sui Treasury poiché il momentum trade “sembra essere piuttosto chiaro”; l’analista prevede che a breve termine la principale criptovaluta al mondo si consoliderà tra i 40.000 e i 50.000 dollari.

Le riserve di tutte le stablecoin sugli exchange hanno raggiunto il massimo storico di 27,2 miliardi di dollari, secondo un tweet di CryptoQuant; un aumento del valore delle riserve indica una maggiore pressione di vendita.

Michaël van de Poppe, trader di criptovalute con sede ad Amsterdam, ha affermato che giovedì è stata una giornata molto volatile per Bitcoin, con movimenti superiori al 5% in intraday; l’analista ha esortato alla cautela fino a quando non verrà violato un livello chiave.

“Niente di chiaro fino a quando non supereremo i 46.000 dollari e/o questo blocco. Se recuperiamo quel livello, la festa proseguirà”, ha twittato l’analista.

L’account Twitter Negentropic, appartenente ai co-fondatori del provider di intelligence blockchain Glassnode, ha osservato che il governo degli Stati Uniti è il terzo detentore al mondo di Bitcoin.

“Se gli Stati Uniti decideranno di vendere, i grossi attori avranno un’enorme opportunità di acquisto in massa”, ha dichiarato Negentropic.