Sei mesi dopo: come sta andando l’adozione di Bitcoin da parte di El Salvador a mezzo anno di distanza?

Dopo l'audace passo di legalizzare la moneta virtuale a livello nazionale, che ha raccolto il disappunto della Banca Mondiale e del FMI, andiamo ad analizzare la situazione in El Salvador dopo quasi sei mesi dall'introduzione ufficiale di Bitcoin e scopriamo i primi risultati. Ma prima, andiamo per ordine.

4' di lettura

Quando Bitcoin entra legalmente in El Salvador

Correva l’anno 2021, del giorno 7 settembre, quando lo stato dell’America centrale El Salvador decise di adottare Bitcoin come moneta a corso legale. Fu la prima nazione al mondo dove venne approvata la cosiddetta Legge Bitcoin. Il 9 giugno del 2021, grazie al voto favorevole di 62 degli 84 deputati che compongono il Parlamento, l’Assemblea Legislativa di El Salvador, con maggioranza filogovernativa.

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(Image: CoinMarketCap.com)

Una scelta ardua che ha fatto discutere la nazione e molti altri paesi sulle opportunità, ma anche sui pericoli che si celano dietro le criptovalute. Da quel celebre giorno, le imprese e le aziende salvadoregne dovettero accettare le controverse valute digitali come forma di pagamento. E la popolazione, che nella sua maggioranza non ha accesso a Internet, è stata incoraggiata con un regalo di 30 dollari in Bitcoin per scaricare una nuova applicazione di portafoglio digitale, chiamato Chivo.

Seguirono le parole del presidente, Nayib Bukele, che annunciò che il suo Paese aveva acquistato i primi 200 bitcoin e che ne avrebbe comperato altri “con l’avvicinarsi della scadenza”. Il governo prese queste misure come metodo per stimolare lo sviluppo economico e favorire l’occupazione. Ma il suo entusiasmo venne sedato dagli stessi salvadoregni che non videro questo cambiamento di buon occhio e parlarono di mosse solo per “cercare di attirare l’attenzione”, per “distrarre” e lo additarono come “regime autoritario”.

Anche la Banca mondiale e il Fondo monetario internazionale furono contro la sua adozione. E la volatilità di Bitcoin e i fallimenti che alcuni utenti segnalarono presto nel portafoglio elettronico furono i motivi di controversie nel Paese centroamericano.

6 mesi dopo l’introduzione della criptomoneta: come è andata?

Veniamo al presente e vediamo come le cose si siano un po’ complicate.

Sembra che il piano del presidente Nayib Bukele non stia ottenendo i risultati che aveva sperato. Dopo la caduta di Bitcoin degli ultimi mesi, l’investimento dello Stato nella criptovaluta sta danneggiando le casse pubbliche, mentre le emissioni obbligazionarie legate alla valuta digitale potrebbero portare a un problema di default nel medio termine. E pare che le sue operazioni siano diventate un ulteriore rischio per le già deboli prospettive di credito del Paese. Tuttavia, al momento, l’attuale portafoglio Bitcoin del paese centroamericano non è abbastanza grande da rappresentare una minaccia per la capacità del governo di adempiere ai propri obblighi.

E a gennaio, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha esortato El Salvador a revocare la sua decisione di convertire Bitcoin in moneta nazionale, perché genera “gravi” rischi per il Paese. Non solo, ha anche affermato che l’adozione di una criptovaluta come moneta a corso legale pone seri rischi d’integrità finanziaria e del mercato, alla protezione dei consumatori e che può comportare delle passività fiscali.

Nonostante tutto questo, il presidente Nayib Bukele mantiene il suo impegno per Bitcoin.E Alejandro Zelaya, il ministro delle finanze, all’inizio del 2022, ha annunciato che El Salvador prevede di emettere 1 miliardo di dollari di obbligazioni legate a Bitcoin tra febbraio e marzo di quest’anno.

Il 2022 e il futuro di Bitcoin

La domanda che tutti si stanno chiedendo è se riuscirà il re delle criptovalute a resistere nel futuro e come si comporterà quest’anno. Conviene ancora investire in Bitcoin e i suoi cugini virtuali? Le criptovalute hanno i riflettori puntati.Per molti esperti e analisti il valore di Bitcoin avrebbe superato i 100.000 dollari a fine 2021, ma non è stato così. Inoltre, il prezzo di questa criptovaluta è fortemente diminuito all’inizio del 2022, raggiungendo sette giorni consecutivi di perdite, anche se ha poi finalmente superato di nuovo la barriera dei 40.000 dollari.

(Image: TradingView.com)

Maxim Manturov, Responsabile della ricerca sugli investimenti di Freedom Finance Europe, afferma che: “Le criptovalute sono attualmente una delle alternative più interessanti agli investimenti in azioni, obbligazioni e materie prime. Le criptovalute sono generalmente molto volatili, il che significa che gli investitori possono generare rendimenti elevati. Tuttavia, con la volatilità arrivano anche i maggiori rischi.

Non è più necessario un portafoglio di criptovalute per fare trading di cripto. Nel 2021, i grandi fondi hanno iniziato a lanciare ETF con collegamenti diretti o indiretti alle risorse di criptovalute. Alcuni dei più grandi e popolari cripto ETF includono ProShares Bitcoin Strategy ETF, Grayscale Bitcoin Trust (GBTC), Amplify Transformational Data Sharing ETF (BLOK) e Grayscale Ethereum Trust (ETHE).”

Il 2022 si è aperto al meglio in termini di aspettative per Bitcoin, e potrebbe davvero essere ancora un anno di rivalsa, data la sua proposta di valore unica. Negli ultimi 10 anni ha sovraperformato ogni altra risorsa al mondo. Una maggiore consapevolezza generale e chiarezza normativa potrebbero portare la criptovaluta ad un bel periodo di successo.