Ucraina, per Credit Suisse occorre essere pronti ad agire tenendo una diversificazione elevata

Ucraina, per Credit Suisse occorre essere pronti ad agire tenendo una diversificazione elevata
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Per il Comitato di Investimenti di Credit Suisse non è il momento di aumentare il rischio nei portafogli. Va mantenuta una valida diversificazione e coperture per limitare qualsiasi ulteriore ribasso legato a questa crisi

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L’escalation su larga scala del conflitto in Ucraina sta delineando quello che a metà febbraio gli esperti di Credit Suisse avevano definito “Invasione e conflitto aperto”. Proprio le crescenti tensioni geopolitiche sul finire dello scorso anno avevano portato la casa d’investimento elvetica a ridurre il rischio nei portafogli liquidando il sovrappeso in azioni globali: si temeva che la combinazione di una stretta monetaria, del conflitto con la Russia e dell’aumento dei prezzi dell’energia avrebbe creato una confluenza sgradita di venti contrari.

VERSO UN NUOVO ORDINE MONDIALE

Nella riunione ad hoc del Credit Suisse Investment Committee (IC) per discutere le mosse da adottare dopo l’ultima svolta drammatica in Ucraina, è emerso come gli ultimi eventi segnino un altro passo significativo verso un nuovo ordine mondiale. L’obiettivo di Putin sembra essere quello di riposizionare in prima fila la Russia nello scacchiere internazionale facendo leva sul suo esercito, e sulle sue risorse energetiche e di materie prime. “Un nuovo paradigma con significative ripercussioni per gli accordi di sicurezza in Europa e nel mondo, che farà seguire con molta attenzione l’evoluzione di questo conflitto e la reazione dell’Occidente e della NATO”, fanno sapere i manager di Credit Suisse…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.