4 ETF inversi sull’energia da seguire in questo periodo

Con l’attacco russo all’Ucraina, i prezzi di diverse materie prime (tra cui il petrolio) hanno avuto un’impennata: ecco quattro ETF su cui puntare 

4 ETF inversi sull’energia da seguire in questo periodo
3' di lettura

I timori di un aumento dei tassi di interesse e dell’inflazione, che di recente avevano attirato l’attenzione degli investitori, ora sono stati brutalmente eclissati dall’invasione russa dell’Ucraina. 

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Nel mentre il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden e i Paesi alleati hanno imposto diverse sanzioni alla Federazione Russa: l’interruzione della realizzazione di un gasdotto chiave tra la Germania e la Russia; le restrizioni finanziarie agli oligarchi e alle banche russe; lo stop al trading dei titoli di stato russi sulle borse degli Stati Uniti e degli altri Paesi alleati.  

Cosa è successo

Nelle prime ore di giovedì mattina il Presidente Vladimir Putin ha ordinato alle forze russe di invadere l’Ucraina con un assalto di massa via terra, mare e aria; si tratta del maggior attacco a uno stato europeo dalla seconda guerra mondiale. 

I leader occidentali hanno avvertito che verranno promulgate misure punitive ancora più severe nel caso in cui la Russia dovesse ulteriormente avanzare in territorio ucraino. 

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Perché è importante

La Russia rappresenta un polo energetico per l’Europa, poiché fornisce il 40% dell’energia e il 35% del gas del Vecchio Continente. 

Nel frattempo i prezzi del petrolio hanno superato i 99 dollari per la prima volta dal 2014, alimentando ulteriori pressioni inflazionistiche mentre la crescita dell’indice dei prezzi al consumo negli USA è ai massimi da 40 anni.  

Se verranno imposte ulteriori sanzioni, si potrebbe vedere meno petrolio sul mercato qualora venisse preso di mira il settore energetico russo. 

Altri Paesi hanno affermato che la strategia adottata dall’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio Plus (OPEC+) di aumentare gradualmente la produzione di petrolio; questo sarebbe sufficiente per bilanciare il mercato e non c’è bisogno di accelerare la produzione, il che rende gli ETF a leva sull’energia delle opzioni interessanti. 

Ecco un elenco di questi ETF: 

Direxion Daily Energy Bull 2X Shares ERX (NYSE:ERX): l’ETF genera il doppio dei rendimenti dell’Energy Select Sector Index; il coefficiente di spesa di ERX è dell’1%. Movimento dei prezzi da inizio anno: +35,51%. 

Direxion Daily S&P Oil & Gas Exploration & Production Bull 2X Shares (NYSE:GUSH): il fondo offre il doppio dell’esposizione alla performance giornaliera dell’S&P Oil & Gas Exploration & Production Select Industry Index; il coefficiente di spesa di GUSH è dell’1,14%. Movimento dei prezzi da inizio anno: +16,72%. 

MicroSectors Oil & Gas Exploration & Production 3X Leveraged ETN (NYSE:OILU): questo ETN a leva traccia la performance triplicata del MicroSectors Oil & Gas Exploration & Production Index. L’indice fornisce esposizione alle aziende a grande capitalizzazione che sono domiciliate e quotate negli Stati Uniti e che sono attive nell’esplorazione e nella produzione di petrolio e gas; il coefficiente di spesa di OILU è dello 0,95%. Movimento dei prezzi da inizio anno: +52,76%.

MicroSectors U.S. Big Oil Index 3X Leveraged ETN (NYSE:NGRU): questo ETN sfrutta l’esposizione al Solactive MicroSectors U.S. Big Oil Index, un indice equiponderato in dollari che fornisce esposizione alle 10 maggiori compagnie energetiche e petrolifere statunitensi; il coefficiente di spesa è dello 0,95%. Movimento dei prezzi da inizio anno: +55,49%. 

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