Ucraina, Edmond de Rothschild: non è necessario modificare l’asset allocation

Ucraina, Edmond de Rothschild: non è necessario modificare l’asset allocation
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Benjamin Melman, Global Cio, spiega che la reazione del mercato è stata finora troppo contenuta per giustificare un aumento dell’esposizione, soprattutto all’Europa

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L’invasione della Russia materializza lo scenario peggiore per la popolazione ucraina, un enorme scossone al quadro geopolitico globale, ma anche uno shock per gli investitori. Molte domande sono ancora senza risposta, a cominciare dalle intenzioni di Vladimir Putin. Ci si chiede se stia cercando una garanzia che la Nato non ammetta l’Ucraina e il riconoscimento che la Crimea è ora ufficialmente parte della Russia o se stia cercando di imporre zone cuscinetto oppure trasformare l’Ucraina in un’altra Bielorussia, con ambizioni che vanno oltre il territorio ucraino. Benjamin Melman, Global CIO di Edmond de Rothschild Asset Management sottolinea che ci vorrà tempo prima di avere una visione più chiara con la situazione che rimane molto incerta.

IL PROBLEMA DELLA DIPENDENZA ENERGETICA

Russia e Ucraina sono partner commerciali relativamente modesti dell’Europa, ma Germania e Italia importano quasi metà del gas dalla Russia. I prezzi erano già aumentati prima che il rischio di un conflitto emergesse, le scorte di gas sono già basse in Europa, ma l’inverno mite e l’avvicinarsi della primavera dovrebbero limitare il rischio di carenze a breve. Melman sottolinea che il problema sarà ricostruire le scorte. Un passaggio al gas liquido potrebbe essere solo limitato in quanto non ci sono abbastanza terminali per cui andranno trovate altre fonti di energia, il che presenta un altro problema, soprattutto se parliamo di carbone…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.