Intesa e Unicredit, eccessiva la punizione per la crisi russa: Bank of America mantiene il Buy

Intesa e Unicredit, eccessiva la punizione per la crisi russa: Bank of America mantiene il Buy
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BofA, in un’analisi del research analyst Alberto Cordara, ritiene che le due prime banche italiane siano ipervendute e mantiene prezzi obiettivo relativamente elevati, avvertendo sul rischio di frenata economica

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La guerra in Ucraina può avere ampie implicazioni sulle banche europee, tra le quali anche un impatto sensibile sul ritorno di mercato, minusvalenze elevate legate alle partnership, e le conseguenze di un ritardo nel percorso di restrizione monetaria, che normalmente supporta i margini del business bancario. È anche possibile un impatto sulla distribuzione dell’azionariato nel corso del 2022. In mancanza di informazioni critiche su durata e esito della crisi, sono impatti difficili da prevedere, ed è anche ipotizzabile uno scenario di perdita di capitale.

INTESA E UNICREDIT IN IPERVENDUTO

Quest’ultimo scenario sembra prezzato dai recenti movimenti dei prezzi dei titoli, osserva l’analyst research di BofA Alberto Cordara, che si focalizza sui titoli delle due principali banche italiane, Intesa e Unicredit, entrambe esposte sul fronte russo anche con la presenza di filiali locali. Uno scenario worst case comprenderebbe la nazionalizzazione delle entità locali con conseguente perdita di equity e il write off dei crediti della casa madre. Ma le simulazioni condotte dall’esperto di BofA conducono comunque alla conclusione che entrambi i titoli siano ipervenduti e puniti eccessivamente dalle valutazioni di mercato…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.