Che impatto avrà la crisi ucraina sul mercato azionario?

Negli anni delle elezioni USA di medio termine, marzo è stato storicamente un mese solido per l’indice S&P 500, ma il conflitto continua a suscitare timori di sell-off

Cha impatto avrà la crisi ucraina sul mercato azionario?
2' di lettura

Il mese di febbraio si è concluso per l’indice S&P 500 con un calo di poco superiore al 3%, poiché gli investitori hanno reagito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia; l’arretramento sarebbe stato più pesante se non fosse stato per il recupero mostrato dai mercati alla fine del mese.

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La violenta crisi in Europa orientale ha suscitato timori che il sell-off possa proseguire anche a marzo.

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I primi due mesi dell’anno hanno visto l’indice S&P 500 chiudere in rosso a causa dei timori che la crisi ucraina avrebbe avuto un impatto sull’economia globale e sul mercato azionario, ha affermato in una nota Ryan Detrick, Chief Market Strategist di LPL Financial.

Comunque, l’analista ha aggiunto che questo potrebbe non necessariamente far presagire un anno cupo.

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Nonostante le chiusure negative nei primi due mesi dell’anno nel 2016 e nel 2020, le azioni sono riuscite a chiudere l’anno in rialzo, ha spiegato Detrick.

Gli anni delle elezioni a medio termine mostrano una debolezza precoce

Detrick ha anche osservato che negli anni delle elezioni USA di medio termine, il mercato azionario tende a registrare una certa debolezza all’inizio dell’anno, aggiungendo però che questi anni registrano poi forti rally durante il secondo semestre.

I primi tre trimestri sono i più deboli dell’intero ciclo quadriennale, ha osservato l’analista.

Marzo un mese solido per i mercati

Il mese di marzo è storicamente solido in un anno di elezioni a medio termine, ha detto Detrick; marzo è il quarto mese migliore in un anno di elezioni a medio termine e il sesto mese migliore dal 1950 in poi, ha osservato l’analista.

Se si esclude il calo del 12,5% a marzo 2020, il mese avrà un numero ancora migliore da mostrare, ha detto l’analista.

Secondo Detrick, nel breve termine saranno i titoli di giornale a muovere le azioni. Comunque, l’analista prevede che la crescita economica complessiva negli Stati Uniti rimarrà piuttosto solida; questo probabilmente spingerà nuovamente l’indice S&P 500 verso l’obiettivo di fair value per fine anno di LPL a quota 5.000 punti, ha concluso l’analista.

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