Bitcoin e Dogecoin in calo su aumento inflazione USA

Nonostante i tempi incerti, i trader restano rialzisti sulle crypto. Per Michaël van de Poppe, a lungo termine Bitcoin resta la copertura migliore contro l’inflazione

Bitcoin e Dogecoin in calo su aumento inflazione USA
3' di lettura

Al momento della pubblicazione, Bitcoin scambiava sotto la soglia psicologicamente importante dei 40.000 dollari; la capitalizzazione di mercato globale delle criptovalute era in calo del 4,35% a 1.750 miliardi di dollari.

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Andamento dei prezzi delle principali monete
Moneta 24 ore 7 giorni Prezzo
Bitcoin (CRYPTO:BTC) -6,1% -5,6% 39.300,01 dollari
Ethereum (CRYPTO:ETH) -4,3% -5,2% 2.596,16 dollari
Dogecoin (CRYPTO:DOGE) -3,8% -8,1% 0,12 dollari
Monete in maggior rialzo nelle ultime 24 ore (dati di CoinMarketCap)
Criptovaluta Variazione % nelle ultime 24 ore (+/-) Prezzo
ICON (ICX) +41,5% 0,93 dollari
Waves (WAVES) +30,53% 28,71 dollari
THORChain (RUNE) +11,1% ​4,91 dollari

Perché è importante

Giovedì il Dipartimento del Lavoro USA ha pubblicato i numeri dell’inflazione per febbraio; questo mese l’indice nominale dei prezzi al consumo (IPC) è salito del 7,9%, superando il +7,8% stimato. Si tratta del maggior aumento dal gennaio 1982.

Gli asset di rischio sono scesi dopo i dati sull’inflazione. Gli indici S&P 500 e Nasdaq hanno chiuso in ribasso dello 0,4% e dello 0,95% rispettivamente a 4.259,52 e 13.129,96.

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Le criptovalute si sono mosse in linea con le azioni, perdendo terreno. Comunque, alcuni analisti sono del parere che Bitcoin possa emergere come una copertura contro l’inflazione.

“Forse il prezzo a breve termine scenderà per il panico, ma a lungo termine penso che #Bitcoin sia di gran lunga la migliore scommessa contro l’inflazione”, ha twittato il trader di criptovalute Michaël van de Poppe.

I co-fondatori della società di analisi on-chain Glassnode, Jan & Yann, hanno twittato che le materie prime sembrano forti e che c’è una “rotazione verso il valore”.

Un grafico con i primi 10 asset al mondo per capitalizzazione di mercato, mostra un calo del 15% nella performance da inizio anno di Bitcoin, mentre l’oro è salito del 14%.

Nel frattempo, a febbraio il rapporto put/call su Bitcoin ha raggiunto il massimo semestrale di 0,69 a causa del sentiment ribassista del mercato, secondo Delphi Digital.
Giovedì il rapporto put/call rettificato per il volume ha raggiunto un minimo mensile di 0,44, poiché è cresciuto il volume delle opzioni call. Secondo Delphi, i trader di Deribit hanno comprato le call su BTC in scadenza il 29 aprile con prezzi di esercizio di 42.000, 50.000 e 60.000 dollari, facendo crescere il valore nozionale sull’exchange fino a 193 milioni di dollari. “Questo potrebbe indicare che i trader stanno diventando rialzisti anche in un contesto macroeconomico incerto”.

Open interest su opzioni BTC vs Rapporto put/call su BTC per open interest e volume — Per gentile concessione di Glassnode

Nell’ultimo mese Ethereum ha formato una correlazione più forte con l’indice S&P 500 rispetto a Bitcoin. Secondo la piattaforma di contenuti e dati dei mercati finanziari Santiment, l’oro ha una correlazione inversa “perfetta” con le due maggiori criptovalute al mondo per capitalizzazione di mercato.

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