Le crypto permettono davvero di eludere le sanzioni?

Secondo Brookings, la natura di Bitcoin non permette di aggirare indagini e sanzioni. I legislatori dovrebbero invece concentrarsi su privacy coin come Monero e Zcash  

Le crypto permettono davvero di eludere le sanzioni?
2' di lettura

Brookings, un istituto descritto come uno dei più prestigiosi think tank degli Stati Uniti, ritiene che le forze dell’ordine abbiano una percezione errata di Bitcoin (CRYPTO:BTC) ed Ethereum (CRYPTO:ETH) come mezzo per eludere le sanzioni.  

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Cosa è successo 

Con una relazione pubblicata il 7 marzo e riportata per la prima volta su Protos, il think tank ha affermato che un “persistente malinteso” ha messo radici tra i legislatori da quando le criptovalute hanno raggiunto la popolarità.

Citare Bitcoin come mezzo per aggirare le sanzioni “dimostra una comprensione imprecisa di come funziona questa tecnologia”, secondo Brookings.

“Sebbene Bitcoin e le relative criptovalute offrano alcune funzionalità di anonimizzazione, in realtà sono altamente tracciabili. Attraverso una serie di casi recenti, gli investigatori hanno dimostrato come utilizzare il registro visibile e immutabile delle blockchain decentralizzate per tracciare transazioni illegali e talvolta persino recuperare fondi rubati”, si legge nella relazione.

Le autorità dovrebbero piuttosto preoccuparsi di criptovalute incentrate sulla privacy, come Monero (CRYPTO:XMR) e Zcash (CRYPTO:ZEC).  

Monero utilizza tecnologie che migliorano la privacy per nascondere le identità, gli indirizzi IP e le identità di coloro che scambiano i token; queste caratteristiche offrono ai criminali un modo per eludere le forze dell’ordine e convertire le monete in denaro contante, ha detto Brookings.

Per inciso, mercoledì XMR e ZEC hanno guadagnato rispettivamente il 28,3% e il 20,9%, sovraperformando nettamente sia Bitcoin che Ethereum.

I ricercatori hanno anche sottolineato l’uso degli exchange decentralizzati (DEX) come area di interesse per le autorità; exchange come Uniswap (CRYPTO:UNI) non impongono agli utenti di rispettare i requisiti Know Your Customer (KYC), a differenza di quelli centralizzati come Coinbase Global Inc (NASDAQ:COIN) che invece soddisfano le richieste di informazioni sui clienti da parte degli enti pubblici.   

Inoltre, i DEX non sono controllati da una singola entità, il che rende difficile l’applicazione delle sanzioni su queste piattaforme.

Movimento dei prezzi 

Al momento della pubblicazione, Bitcoin scambiava a 39.170 dollari ed Ethereum a 2.607 dollari; nelle ultime 24 ore entrambi gli asset hanno guadagnato poco meno dello 0,50%.

Monero era in calo giornaliero dell’1,49% a 171,98 dollari e Zcash cedeva l’1,49% a 153,12 dollari.

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Foto di Kristina Flour su Unsplash