Dubai approva la prima legge sulle criptovalute

I dati sull’inflazione dell’Emirato destano preoccupazione. In Argentina, Santander collabora con Agrotoken per offrire prestiti garantiti da token di prodotti agricoli

Dubai approva la prima legge sulle criptovalute
2' di lettura
Marcus Sotiriou, analista presso la società britannica di intermediazione di asset digitali GlobalBlock

Come previsto, a febbraio l’inflazione negli Stati Uniti si è attestata al 7,9% su base annua e allo 0,8% su base mensile. Si tratta di un dato maggiore rispetto all’aumento mensile dello 0,6% registrato a gennaio, a dimostrazione di come l’inflazione stia accelerando. Questo aspetto solleva ulteriori preoccupazioni su come la Federal Reserve intende combattere l’inflazione senza causare una recessione, la cui definizione è di due trimestri consecutivi di crescita negativa del PIL su base annua; se la Federal Reserve sarà costretta ad aumentare i tassi in modo aggressivo, la crescita rallenterà rendendo probabile una recessione. Il 15 marzo, alla prossima riunione del FOMC, capiremo come la Federal Reserve interpreterà i dati sull’indice dei prezzi al consumo e il conseguente impatto sui mercati.

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Questa settimana Dubai ha scritto la storia, con l’Emirato che ha approvato la prima legge per regolamentare gli asset digitali; inoltre, è stato istituito un ente regolatore per supervisionare le attività in criptovaluta e regolamentare i fornitori di servizi crypto. Lo sceicco Mohammed ha dichiarato: “L’obiettivo è stabilire la posizione degli Emirati Arabi Uniti e di Dubai come attore chiave nella progettazione del futuro degli asset virtuali a livello globale”. È chiaro che un numero crescente di Paesi è in corsa per diventare leader globale in questo settore.

Le istituzioni finanziarie stanno adottando un approccio più ricettivo all’industria delle criptovalute; Santander ad esempio intende offrire prestiti garantiti da token di prodotti agricoli. L’istituto di credito spagnolo ha stretto una partnership con Agrotoken, una startup argentina che ha sviluppato un gruppo di token “grain-backed” (finanziati con il grano), che consentono ai produttori di effettuare transazioni con le loro materie prime.

I produttori argentini hanno già convalidato il prodotto software, con un primo test che è già stato eseguito. Santander riferisce che questo è il primo prodotto del suo genere, che collega i prodotti finanziari con i token agricoli, inclusi i servizi blockchain per facilitare le transazioni.

Fernando Bautista, responsabile dell’Agrobusiness di Santander Argentina, ha dichiarato: “Questa è la prima volta che una piattaforma di servizi utilizza la tecnologia blockchain e gli asset di criptovaluta per espandere il mercato del credito agricolo e liberare il potenziale di business del produttore”. Il fatto che una banca globale stia utilizzando la tecnologia blockchain per rivoluzionare l’agricoltura è un’indicazione di come la blockchain sia/sarà al centro dell’attuale quarta rivoluzione industriale.

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